"Il calcio non è il mio sport, lo
seguo da tifoso (del Milan ndr) ma la mia idea di competizione,
in generale e pur non avendo molte informazioni al riguardo, è
il contrario di questa proposta". Anche al numero uno mondiale
del tennis, Novak Djokovic, è stato chiesto, in conferenza
stampa virtuale a margine del torneo di Barcellona, un parere
sul progetto della Superlega, e la risposta non si è fatta
attendere.
"Difendo il principio - ha aggiunto Djokovic - che ci sia
sempre la possibilità che più club, e nel tennis più giocatori,
abbiano la possibilità di competere ai massimi livelli o di far
parte di un torneo dove ci siano i migliori del mondo. La cosa
bella dello sport, che affascina e attrae il pubblico, è che
offre una chance a un gran numero di atleti o di club. E' bello,
nella mia disciplina come in altre, di avere facce nuove e nuovi
vincitori e campioni".
Più prudente Rafa Nadal, anche lui 'interrogato' sulla
Superlega. "Non ho un'opinione precisa - le parole dello
spagnolo -, perché è stato annunciato qualcosa che è ancora poco
chiaro. Comunque tutti stiamo soffrendo per la pandemia, lo
sport è stato colpito duramente dal punto di vista economico ed
è logico che si cerchino soluzioni. Ma ora non so dire se il
calcio ne trarrà benefici".
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