'Sala Paolo Rossi': con la targa
apposta questa mattina la sala del Consiglio federale della Figc
è stata ufficialmente intitolata all'eroe del Mundial '82,
venuto a mancare a dicembre scorso. Un campione diventato il
simbolo del trionfo azzurro al Bernabeu, quando l'Italia del
calcio alzò al cielo la sua terza Coppa del mondo. Un campione
che da oggi darà il nome alla sala in cui si assumono le
decisioni più importanti per il futuro del calcio italiano. Il
suo sorriso contagioso illuminerà la sala 'Paolo Rossi' dove,
accanto a due gigantografie del fuoriclasse azzurro, trovano da
oggi posto le immagini degli storici successi della Nazionale.
Prima della riunione odierna del Consiglio federale, il
presidente Gabriele Gravina assieme alla vedova di Paolo,
Federica Cappelletti, ha inaugurato la nuova sala. Nel corso
della cerimonia il presidente federale ha donato a Federica
Cappelletti la maglia della Nazionale con il numero 20, ma anche
una scultura raffigurante 'Pablito', realizzata da Matteo
Castagnini. "E' un ricordo doveroso da parte del mondo del
calcio - ha detto Gravina - perché credo che, attraverso la
memoria, possiamo trasmettere quei valori che il nostro mondo
racchiude e che ha delle testimonianze in protagonisti che a
volte la vita ci sottrae inaspettatamente. Ci tenevamo a
dedicare a Paolo la sala più importante della federazione, mi
auguro di potergli dedicare presto anche il Salaria sport
village".
Nuovo look anche per l'antisala del Consiglio, con quattro
pannelli fotografici a celebrare i calciatori, i ct e gli
arbitri. Dai volti dei calciatori e delle calciatrici che hanno
collezionato almeno 100 presenze con la maglia della Nazionale,
i primi tre marcatori e marcatrici azzurri (Riva, Meazza e
Piola; Patrizia Panico, Elisabetta Vignotto e Carolina Morace),
ai ct delle Nazionali e alle squadre azzurre salite sul podio
delle competizioni Fifa, Uefa e dei Giochi olimpici. Spazio
anche agli arbitri che hanno diretto una finale del Mondiale e
dell'Europeo: Sergio Gonella, Pierluigi Collina, Nicola Rizzoli,
Pierluigi Pairetto e Roberto Rosetti.
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