L'avventura di Josep Maria Bartomeu alla guida del Barcellona sembra essere arrivata al capolinea.
Il 57enne presidente del club catalano, dopo sette anni di guida pericolosa, proprio oggi potrebbe dimettersi. Lo stesso vale per gli altri componenti il Consiglio direttivo. La rivoluzione al vertice del club blaugrana avviene in un momento di crisi profonda, sia dal punto di vista economico che dei risultati, come testimonia il tonfo di sabato scorso nel 'Clasico' del Camp Nou (3-1).
A due giorni dalla seconda sfida di Champions, avversaria la Juve, torna a galla anche un'altra crisi non meno devastante: è quella dei rapporti fra squadra e dirigenza che l'estate scorsa culminò con l'epurazione tecnica - via l'allenatore Quique Setien e il ds Eric Abidal - con i mal di pancia di Messi e Piqué, due fra i calciatori più rappresentativi, con le cessioni di Vidal e Suarez.
La situazione ha fatto sprofondare la popolarità di Bartoumeu, peraltro criticatissimo da tifosi, aprendo un baratro sul futuro presidenziale del club.
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