All'indomani della clamorosa
decisione di Leo Messi di chiedere via fax al Barcellona la
rescissione anticipata del contratto a costo zero, e mentre
tutti sono in attesa che il campione dica la sua, tra Spagna e
Argentina si moltiplicano voci e iniziative relative al futuro
della Pulce, ma anche del club. Un atto ufficiale, in proposito,
è venuto da uno dei candidati alla presidenza blaugrana, Jordi
Farré, che ha presentato una mozione di censura nei confronti
del n.1, Josep Bartomeu - il quale però non sembra intenzionato
a dimettersi - e chiede le dimissioni del consiglio di
amministrazione. Molti sono convinti, secondo la stampa
spagnola, che un rapido cambio alla testa della società potrebbe
indurre Messi a rivedere la sua posizione.
Il cda, intanto, è conscio che l'azione del giocatore, pur non
sostenibile nei termini proposto, non può prevedere marce
indietro e, secondo Marca, ci si prepara a trattare per trovare
un accordo sull'uscita che viene ritenuta inevitabile. Quanto
all'approdo di Messi dopo il traumatico divorzio, il quotidiano
argentino Olè propone il Paris Saint Germain, dove ad attendere
il giocatore sarebbero Neymar e Di Maria, oltre alle ricche
disponibilità della proprietà qatariota. Sempre oltreoceano, si
parla però anche di una telefonata di Messi a Guardiola per
sondare il terreno su un possibile ingaggio col Manchester City.
A sostegno delle speranze dell'Inter, le parole di José María
Minguella, uno dei primi scopritori di Messi, secondo il quale
il giocatore "ha già una squadra: l'Inter. In Italia pagano meno
tasse, è infatti è arrivato Cristiano Ronaldo".
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