In 12 mesi, quindi da agosto 2019,
sono nate 1300 iniziative sociali dei 60 club e della Lega Pro,
che hanno coinvolto squadre, dirigenti, giocatori e tifosi. Di
queste, cinquecento di queste iniziative sociali delle 1300 sono
nate nel periodo di emergenza dettata dal Covid-19.
Allenatori e capitani che hanno donato sangue, le raccolte
fondi per gli ospedali e la ricerca, la sinergia con il Banco
Alimentare per dare supporto alle famiglie in difficoltà, la
distribuzione delle mascherine da parte dei calciatori. E
ancora, gli chef in collaborazione con i club che hanno cucinato
per le famiglie meno abbienti, la raccolta fondi che ha portato
all'acquisto di un'autoambulanza e gli striscioni di gratitudine
rivolti a medici e infermieri davanti agli ospedali.
"È il calcio della C, che si declina al sociale ogni giorno-
spiega Francesco Ghirelli, presidente Lega Pro -, e vede
impegnati in prima linea i nostri club. Giocatori, dirigenti e
tifosi che fanno squadra tutti assieme per essere di aiuto a chi
ha bisogno. È il calcio che fa bene al Paese, che lancia
messaggi positivi e che mantiene la sua dimensione umana. Grazie
a tutti gli uomini e alle donne che hanno dato vita ad un anno
di progetti di solidarietà".
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