È nata poco più di un anno fa, ha un
volume d'affari di 1 milione di dollari e oggi annuncia un nuovo
round di finanziamento di 4 milioni che l'aiuterà a crescere e
strutturarsi. È Sorare, la prima startup al mondo che mette la
blockchain al servizio del fantacalcio. Nata nel 2019
dall'intuizione di Nicolas Julia e Adrien Montfort, due
imprenditori digitali di lungo corso , la start up francese
conta già decine di migliaia di utenti in tutto il mondo e oltre
120 squadre internazionali affiliate. In Italia, collaborano con
Sorare i club della Juventus, Lazio, Roma e Napoli. E altri 3 si
preparano a entrare entro la fine del 2020.
Come sul fantacalcio classico, anche su Sorare è necessario
formare la propria squadra comprando, sul marketplace digitale,
5 carte, una per ciascun ruolo, per ottenere l'accesso ai tornei
- 15 league affiliate - gareggiando per vincere ricompense e
ottenere titoli.
Ogni calciatore sul fantamercato sarà a disposizione su carte
"comuni", gratuite ed illimitate, 100 carte rare, 10 carte super
rare e solo una "unique". Con quelle comuni, che si ottengono
una volta fatta l'iscrizione alla piattaforma, è possibile
giocare nelle leghe per principianti. Per passare ai campionati
di livello superiore e vincere premi, però, c'è bisogno anche
delle altre carte che possono essere comprate tramite un'asta
sulla piattaforma, attraverso lo scambio virtuale - pagando con
bancomat, carta di credito o una moneta digitale, la Ether -
oppure possono essere vinte. Per capire il valore delle carte,
basti pensare che qualche settimana fa è stata acquistata la
carta di Ronaldo a ben 3mila dollari.
Un fenomeno, quello del fantacalcio digitale, in piena
accelerazione: nel mese di giugno Sorare ha avuto revenue per
350.000 dollari, decuplicando le entrate nel giro di soli 6
mesi. Investitore di Sorare anche il campione del mondo con la
Germania, Andre Schürrle.
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