"Abbiamo ripreso a giocare, nostro
malgrado, per concludere il campionato perché ce lo ha chiesto
il sistema". Ma questo "è un sacrificio, perché non è il calcio
che ci piace, non ci appartiene un calcio senza tifosi": è
quanto dichiarato dal presidente del Lecce calcio, Saverio
Sticchi Damiani, durante la diretta facebook con il governatore
Michele Emiliano e il patron del Bari calcio, Luigi De
Laurentiis, per discutere di un protocollo di sicurezza proposto
dai due club alla Regione Puglia per riaprire gli stadi ai
tifosi.
"Il calcio - ha proseguito Sticchi Damiani - è spettacolo, ma
senza tifosi non ha nulla dello spettacolo. Quest'anno abbiamo
stabilito il nostro record di numero di abbonamenti
sottoscritti, 20mila, abbiamo, quindi, l'obbligo morale di
riaprire prima possibile quanto meno agli abbonati. Stiamo
rischiando di perdere la gente, e il calcio senza tifosi perde
il suo valore. Qui la Puglia è riuscita brillantemente a
limitare il numero di contagi, adesso viviamo un momento
relativamente sereno. Nonostante i contagi zero, gli stadi
restano chiusi ed è un precedente pericoloso: cosa accadrà a
ottobre se dovessero aumentare casi? Siamo anche disponibili a
ridurre la capienza e a fare la turnazione dei tifosi".
De Laurentiis si è soffermato su alcune proposte inserite nel
protocollo, come "entrate e uscite dallo stadio controllate,
contingentamento e riduzione della capienza degli impianti".
"Gli stadi contingentati - ha concluso - purtroppo penso che
dureranno a lungo e creeranno molti problemi economici a tutte
le società. Spero che il nostro protocollo possa aiutare a
spingere verso la riapertura degli impianti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA