Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Calcio: Mourinho, Dio aveva deciso che la Coppa era nostra

Calcio: Mourinho, Dio aveva deciso che la Coppa era nostra

Inter di Moratti faceva sentire a casa, siamo ancora famiglia

MILANO, 22 maggio 2020, 14:43

Redazione ANSA

ANSACheck

"A Madrid c'era la sensazione di non poter perdere. A Kiev all'85' eravamo fuori dalla Champions, a Barcellona con il rosso a Thiago Motta tutti pensavano fossimo fuori. Ma alla finale si sentiva che la Coppa sarebbe stata nostra. Ho cercato di passare il messaggio giusto ai giocatori, ma Dio aveva deciso che quella Coppa era nostra": lo racconta Josè Mourinho, in un'intervista a Sky Sport, nel giorno del decimo anniversario della vittoria del Triplete.
    "L'Inter di Moratti era un'Inter che aveva la qualità di far sentire la gente a casa. I risultati sono la storia. Qualche volta un presidente, un allenatore, una organizzazione può fare un lavoro fantastico, ma senza risultato non è storia. Il rapporto che ho con i giocatori - racconta lo Special One - con Moratti e con tutti quelli che hanno lavorato è un rapporto giornaliero. Mi fa sentire speciale il fatto di essere uno dei capi di questa squadra. Siamo una famiglia ancora, mentre uno è a Londra, uno in Brasile, uno a Milano... siamo una famiglia e amici per sempre".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza