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'Calcio scelta difficile', ma la A vuole ripartire

I giorni passano, il fatidico 4 maggio si avvicina, ma il mondo del calcio è ancora in attesa del via libera.

I giorni passano, il fatidico 4 maggio si avvicina, ma il mondo del calcio è ancora in attesa del via libera. Ci sono un protocollo sanitario e anche un programma di massima per la ripartenza, almeno della serie A, e anche però la sensazione che prima di lunedì non arriveranno indicazioni dal governo, già alle prese con le difficili decisioni sulla Fase 2. E i giorni trascorrono in un'altalena di accelerazioni e frenate. "E' una decisione difficile da prendere. Per il calcio non ci sono condizioni di rischio 'zero', c'è anche un contatto fisico" afferma Gianni Rezza dell'Istituto superiore di sanità. Ma dal presidente della Lazio, Claudio Lotito, arriva chiara la volonta della serie A: per l''industria' calcio ripartire è "indispensabile" "Bisogna essere consapevoli dei rischi reali e della situazione del calcio italiano ma molti parlano senza cognizione di causa. Siamo una grande industria che produce un gettito di 1.2 miliardi per l'erario e se dovesse saltare il meccanismo...", afferma il presidente biancoceleste, bandiera del partito della ripartenza. Un vessillo ammainato intanto dall'Olanda, che per prima in Europa decide di fermare il massimo campionato, la Eredivisie. Non sarà assegnato lo scudetto nè retrocederà alcuna squadra. I posti per le coppe sono decisi in base della classifica attuale.
Il nodo sicurezza è decisivo anche in Italia, ma la questione economiche e di sopravvivenza del sistema, sottolineata da Lotito, sono altrettanto centrali, anche nell'ambito dei vitali rapporti con le emittenti tv. Dazn ha chiesto alla Lega Serie A una dilazione dei pagamenti per i diritti del campionato, mentre continuano i contatti per individuare la migliore soluzione possibile per ribilanciare la situazione causata dallo stop della stagione. La Lega ragiona su questo nodo complicato ma anche sui calendari, avendo ora una data teorica di chiusura campionato, fissata al 2 agosto, che concede più ampi margini di manovra.

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