I Los Angeles Lakers hanno licenziato l'allenatore Frank Vogel, che dopo tre stagioni alla guida della squadra paga il disastro del mancato accesso ai playoff della NBA. Un annuncio atteso da parte del club californiano che dovrà avviare una rifondazione basata soprattutto su LeBron James, l'asso che non è bastato a cambiare il corso di un'annata storta, segnata da tanti infortuni ma anche da una gestione insufficiente da parte del manager, che pure nell'anno d'esordio era arrivato a conquistare il titolo.
Il direttore generale dei Lakers, Rob Pelinka, ha confermato l'esonero, di cui si parlava apertamente già da ieri: "Ho il massimo rispetto per Frank - le sue parole -. è un grande coach e un grande uomo, a cui saremo sempre grati per il suo lavoro nel guidarci al titolo 2020. Questa è una decisione incredibilmente difficile da prendere, ma che crediamo necessaria a questo punto". I Lakers hanno concluso la stagione all'11/p posto nella Western Conference, con un bilancio di 33 vittorie e 49 sconfitte, su cui ha pesato la difficoltà a causa degli infortuni di schierare insieme a James le altre due stelle, Russel Westbrook e Anthony Davis. James parlando della stagione ha anche lamentato la continua altalena di rendimento: "Come potevamo essere così grandi una sera e quella successiva diventare tanto mediocri? Quell'aspetto è stato sicuramente la parte più impegnativa della stagione". La delusione non sembra però allontanare il campione di Akron dai Lakers: "Sono venuto qui per vincere un campionato e ho realizzato ciò che volevo ottenere, ma sono ancora affamato. Sono fiducioso che questo club vuole lo stesso". Intanto è aperta la caccia al sostituto di Vogel, e non sarà una scelta facile.
Nba: Lakers licenziano Vogel, James resta "per vincere ancora"
Infortuni ed errori, aver mancato playoff condanna il coach
