"L'oro di Rio resterà sempre la
medaglia del mio cuore, ma solo chi vive accanto a me sa quanto
è stata dura. Sono superfelice, peccato per la gara individuale
ma il mio destino qui era vincere nel Mixed insieme a Diana. Sul
podio ho alzato lo sguardo perché ogni medaglia che vinco è per
mio padre". Lo dice Gabriele Rossetti all'ANSA dopo la
premiazione dello Skeet Misto dei Giochi. "Ci siamo completati a
vicenda - dice Diana Bacosi -. Quando ero un po' in difficoltà,
bastava un suo sguardo per rassicurarmi. In finale abbiamo messo
anima e cuore. Tre medaglie in tre Olimpiadi per me è tanta
roba, ora continuo fino a Los Angeles".
"Siamo superfelici e orgogliosi, questa medaglia ci voleva,
ne avevamo bisogno - dice ancora Rossetti -. E' stata dura
prepararmi, avevo sempre quel pensiero, mi dicevo 'ma ce la farò
senza di lui?' (il padre Bruno, suo primo tecnico e poi ct della
Francia, scomparso nel 2018 ndr). Ci abbiamo messo il cuore,
Diana mi ha trasmesso sicurezza e fiducia, è stato bellissimo.
Avevo detto detto prima di partire che avrei battuto Hancock,e
ce l'ho fatta anche se lui è un mito. Avrei voluto farlo anche
nell'individuale, ma va bene così. Oggi con Diana ci siamo detti
'diamo tutto e divertiamoci'. Dopo una qualificazione perfetta,
in finale ci siamo divertiti ancora di più, abbiamo creduto
l'uno nell'altra e questo ha fatto la differenza".
Diana Bacosi ricorda che "sono partita dall'Italia che avevo
già un po' di febbre, poi ci vuole un po' di tempo per smaltire
le medicine e ciò mi ha condizionato nella gara individuale e di
questo sono veramente dispiaciuta. Però ci siamo rifatti con
questa medaglia assieme a Gabriele. Io so di essere forte, anche
se ci sono colleghe che lo sono quanto me. A chi mi ispiro? mi
sento come Kimberly Rhode, una leggenda del mio sport".
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