"No, non abbiamo ricevuto pressioni
per non combattere". Così Balazs Furjes, membro ungherese del
Comitato olimpico internazionale ha risposto ai giornalisti al
termine del match dei quarti di finale perso ai punti da Anna
Luca Hamori contro la pugile iperandrogina algerina Imane
Khalif, ora sicura di una medaglia olimpica nella categoria -66
kg. "Noi e l'atleta non abbiamo mai preso in considerazione
l'ipotesi di non combattere", ha aggiunto il dirigente
ungherese.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA