Valorizzare aree militari ad uso
duale per realizzare impianti sportivi fruibili da tutti. È uno
dei punti del protocollo d'intesa siglato tra Sport e Salute e
Difesa Servizi. Il documento, sottoscritto dal presidente di
Sport e Salute, Marco Mezzaroma e dall'ad di Difesa servizi,
Luca Andreoli, alla presenza anche dell'ad di Sport e Salute,
Diego Nepi Molineris, avvia ufficialmente un rapporto che vedrà
la società del Ministero della Difesa valorizzare aree militari
ad uso militare-civile destinate alla realizzazione di impianti
sportivi, nonché strutture già esistenti su tutto il territorio
nazionale.
"Lo scopo del protocollo - sottolinea una nota - è di
avvicinare i giovani allo sport e di ampliare la fruibilità e la
disponibilità dell'impiantistica sportiva militare, anche a
favore del personale militare, stante il comune interesse alla
diffusione della cultura dello sport il cui patrimonio valoriale
è elemento intrinseco del ministero della Difesa. Sarà Sport e
Salute, con le sue competenze in materia di impiantistica, a
progettare la nascita di nuove strutture sulle aree militari
individuate da Difesa Servizi per rispondere alla sempre
maggiore esigenza di impianti. Saranno anche previste iniziative
ed interventi per la fruizione delle strutture sportive già
esistenti, col supporto degli operatori delle Forze Armate,
ampliando l'offerta in tutto il Paese. Le strutture potranno
anche ospitare eventi agonistici nazionali e internazionali".
"Con questo protocollo - ha dichiarato Mezzaroma - prosegue
l'azione della nostra società nel fare squadra con le diverse
realtà pubbliche del nostro Paese, per migliorare l'offerta
sportiva in termini di impianti e di risorse. Siamo pronti a
mettere a disposizione le nostre competenze in materia sportiva,
per valorizzare insieme le aree e le risorse immobiliari di
Difesa Servizi, con la quale condividiamo l'obiettivo di
promuovere e diffondere la pratica sportiva ed il suo patrimonio
di valori in tutto il territorio nazionale". "Insieme metteremo
a disposizione le reciproche competenze e conoscenze, per
valorizzare, anche in chiave sportiva, parte dell'importante
patrimonio immobiliare della Difesa", la considerazione di
Andreoli.
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