Campionessa olimpica nei 100 rana ai
Giochi di Londra nel 2012, quando aveva solo 15 anni, la lituana
Ruta Meilutytè ha protestato contro la guerra in Ucraina,
nuotando in acque colorate di rosso per simulare uno 'stagno di
sangue' davanti all'ambasciata russa a Vilnius. La performance è
stata sostenuta dalle autorità locali e fa parte del progetto
"Red-Blood", diffuso in tutto il mondo per protestare contro
l'attacco russo alle città ucraine.
Su Twitter, la Meilutytè ha spiegato di aver voluto fare un
appello "a nome del popolo ucraino", vittima dell'attacco russo.
Così la sua performance "Swimming Through" è un invito
all'azione a sostegno del popolo ucraino che "sta affrontando il
genocidio commesso dalla Russia". "Con Paesi come la Germania
che non si fanno avanti a imporre sanzioni adeguate all'autore
del reato - spiega - scegliere il denaro al posto delle persone
rende difficile mantenere la speranza. Pertanto, è fondamentale
che continuiamo ad agire, diffondendo informazioni veritiere,
col volontariato, protestando, donando e spingendo i nostri
governi ad agire". "Bloody Lagoon sottolinea la responsabilità
della Russia per aver commesso crimini di guerra contro gli
ucraini. Il nuoto simboleggia la necessità di uno sforzo
continuo per combattere".
La campionessa olimpica ha anche tenuto a sottolineare che la
laguna è stata tinta con vernice ecologica, approvata dalle
autorità e utilizzata nei test scientifici.
Nel 2012 Meilutytè ha sbalordito il mondo vincendo l'oro
olimpico all'età di 15 anni. Due anni dopo, ai Giochi della
Gioventù di Nanchino, in Cina, è diventata la prima e unica
nuotatrice fino a oggi a vincere l'oro olimpico prima di quello
dei Giochi giovanili. In seguito ha nuotato in Brasile
gareggiando per il team del Flamengo nel Trofeo Brasile e, a
livello di nazionali, ha vinto titoli mondiali ed europei prima
di ritirarsi all'età di 22 anni, nel 2019, per combattere la
depressione.
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