"E' evidente che deve essere un
imperativo che la scuola e lo sport devono mettersi in moto e
poi a correre. La realtà della situazione dello sport nella
scuola invece è drammatica. Chi nega questo: o non conosce il
problema oppure non è onesto intellettualmente. Serve
indispensabilmente una collaborazione tra diverse istituzioni:
le federazioni, gli enti locali, le Regioni in primis, il
governo, il Coni". È il j'accuse del presidente del Coni,
Giovanni Malagò, intervenendo al convegno 'Se la scuola si mette
a correre' organizzato dalla Fidal alla sala delle Armi del Foro
Italico a Roma.
"Sport e Salute vuole ripristinare 'Sport di Classe' e ora
dice che lo sport a scuola è 'la madre di tutte le battaglie'?
Ma ha rubato il mio mantra con lo sport nelle scuole, l'ho
sempre detto, ci stiamo prendendo in giro? Serve un piano serio
per risolvere questo vulnus, tra tutte le istituzioni coinvolte.
Ma nel frattempo la divisione che si è creata, ha buttato
benzina sul fuoco su quanto era stato fatto prima", ha
rivendicato il numero uno dello sport italiano, sottolineando
che "competiamo con le altre nazioni senza avere nessun
vantaggio. Il mio intervento è solo propositivo, non c'è nessuna
polemica: è la realtà dei fatti. C'è grandissima delusione
perché in questi mesi non solo non si è fatto nulla ma si è
addirittura tornati indietro".
Concludendo, Malagò si è detto "molto fiducioso nell'azione
del ministro Spadafora, che si faccia carico di queste esigenze
perché sta dimostrando grandissima sensibilità su questo tema".
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