L'Italia di Luciano Spalletti pesca a piene mani nelle squadre che stanno lottando lassù anche se non fanno parte delle big: da Moise Kean reduce dalla tripletta al Verona al più giovane del gruppo dei convocati, Pietro Comuzzo, classe 2005, altro esponente della Fiorentina di Palladino che sta volando e sognando. E' una Nazionale in cui appena sette giocatori, dei 23 radunati a Coverciano, hanno più di 25 anni, a conferma di quel ricambio generazionale che il commissario tecnico aveva annunciato dopo aver deciso di rimanere al suo posto dopo il fallimento agli Europei.
Le convocazioni per l'ultimo raduno del 2024, in preparazione delle ultime due gare di Nations League contro Belgio e Francia, sono lo specchio di un campionato all'insegna dell'incertezza dopo le prime 12 giornate: ''Ai ragazzi ho fatto i complimenti per come stanno disputando la stagione, stanno mettendo in mostra un buon calcio e c'è questa competitività che fa bene un po' a tutti, si stanno vedendo bellissime partite, molto tirate dal punto di vista agonistico, molte incerte, come l'altra sera Inter-Napoli.
E poi si vedono squadre di livello un po' più basso che però stanno dando del filo da torcere a quelle più attrezzate. Questo fa crescere il movimento e permette a noi della Nazionale di prendere più calciatori''. Il segnale più evidente è rappresentato dalla classifica marcatori della Serie A dove nei primi due posti ci sono altrettanti attaccanti italiani, cosa che non accadeva dal la stagione 2013-14, quando sempre dopo i primi 12 turni, guidavano la graduatoria dei goleador del campionato Giuseppe Rossi con 11 reti e Cerci (8).
Curiosità: proprio Retegui, cannoniere di un'Atalanta che sta entusiasmando in campionato e in Champions, e il viola Kean hanno al momento lo stesso bottino. ''I due bomber stanno facendo vedere quello che speravamo, siamo felicissimi di vederli lassù - ha commentato Spalletti che non esclude, più avanti, di schierarli anche assieme.
''Mateo è più da area di rigore, bravissimo nella finalizzazione, Moise può agire anche da punta esterna, uno che fa reparto da solo. Avere un'alternativa valida durante la partita è altrettanto importante''. Il ct ha raccontato poi una battuta fatta a Comuzzo quando stamani si è presentato insieme al compagno di club Kean, fra i protagonisti di questa Fiorentina che sta facendo sognare una città intera: ''Stai attento Pietro perché ora fa gol a tutti, lo farà anche a te" ha scherzato Spalletti con il giovane difensore di cui ha rimarcato la forza e la personalità .
''Lo accostano già a Viwerhowod? Bisogna stare attenti a non far diventare presuntuosi questi ragazzi, ha iniziato a giocare da poco. Nel nome però gli assomiglia già, gli auguro che gli somigli pure in campo'' ha sorriso il ct che non vede l'ora di conoscere anche un altro giovane emergente come Nicolò Savona, classe 2003, che con Thiago Motta sta trovando continuità.
E poi c'è il ritorno del laziale Rovella e soprattutto quello di un veterano di questa Italia, Nicolò Barella, assente negli ultimi due raduni per un intervento. Presto per delineare una formazione titolare per la trasferta belga di giovedì, le esercitazioni cominceranno da domani, ma al di là di chi scenderà in campo dal 1' o a gara in corso il ct ostenta ottimista dopo la brutta estate trascorsa: ''Sono molto fiducioso, il calcio italiano sta facendo giocare sempre più giovani che rappresentano uno sbocco al nostro futuro, bisogna andare verso questa direzione. Chi è qui merita di esserci. Lo stesso campionato poi, così competitivo, sta aiutando la Nazionale che è sempre in cerca di talento''. Una Nazionale decisa ad aprire un nuovo ciclo.
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