Se Tokyo è stata l'Olimpiade della speranza dopo l'incubo pandemia, che Parigi sia quella della pace, grazie al messaggio che porteranno gli atleti di tutti i Paesi, visto che la tregua per i Giochi, chiesta dall'assemblea dell'Onu, "si scontra con l'ottusità di chi scatena la guerra". E' stato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a mettere l'accento sui drammi attuali nella festosa e al contempo commovente cerimonia di consegna della bandiera agli azzurri in partenza per Parigi 2024. Grande sostenitore degli azzurri, come si è visto nelle serate d'oro all'Olimpico per gli Europei di atletica leggera, il capo dello Stato si è mostrato ancora una volta vicino alle loro emozioni, stringendo mani e sottoponendosi dopo la cerimonia a innumerevoli selfie con i 200 sportivi presenti nei giardini del Quirinale, conquistati dalle sua parole, duettando scherzosamente con Gian Marco Tamberi e facendo i complimenti agli altri portabandiera, Arianna Errigo, Ambra Sabatini e Luca Mazzone, che hanno ricevuto il tricolore dalle sue mani. "Per me è il terzo incontro in preparazione ai giochi olimpici e paralimpici estivi. Questa cerimonia non è mai ripetitiva, è sempre totalmente nuova. A Tokyo, le Olimpiadi e Paralimpiadi avevano offerto una quantità di successi mai registrata. Non faccio previsioni, anche se auspico come dice Mazzone di vedere un pullman pieno di medagliati - ha detto Mattarella - ma sono certo che dedicherete tutto il vostro impegno nella lealtà sportiva, nella solidarietà tra di voi e nel rispetto degli avversari. Questa sarà la vostra prima vittoria. Andrete a Parigi e coinvolgerete i nostri concittadini, me compreso. Tanti ragazzi e ragazze, ma anche adulti, saranno sollecitati a dedicarsi alla pratica sportiva. È un risultato affascinante di Olimpiadi e Paralimpiadi".
Il presidente è poi tornato sugli Europei di atletica, prima sottolineando di "aver commesso ieri un'infrazione al protocollo del Quirinale andando una seconda volta allo stesso evento, ma vi assicuro che ne valeva la pena; poi scherzando con Tamberi per quanto avvenuto nella finale del salto in alto: "Più ci penso più nutro il dubbio che abbia voluto mettere in campo una sorta di thrilling alla Hitchcock con quei due salti nulli a 2.29, per poi volare a 2.37". Con l'olimpionico c'è stato anche un siparietto involontario, quando porgendo la bandiera a Mazzone Mattarella lo ha colpito al capo: "La considero una benedizione - ha detto Tamberi -. Il presidente mi ha detto, 'spero di non averti fatto male', l'importante è che non sia la caviglia". Nel suo discorso, il marchigiano ha detto che il suo "sogno è portare la bandiera del Paese più unito al mondo", promettendo che gli azzurri "faranno tutto per sorprendere e rendere orgoglioso lei e gli italiani, lottando sempre fino in fondo", ma ha reso anche un omaggio alla "amatissima moglie", Chiara Bontempi, "che standomi al fianco per 15 anni mi ha consentito di essere quel che sono oggi: l'alfiere della nazionale". Dall'emozione di Tamberi, alle lacrime di Arianna Errigo, che ha definito "un'emozione immensa essere qui dopo aver avuto due gemelli. Diventare mamma mi ha reso la vita difficile. Ma ho creduto di potercela fare e ora eccomi qui. Mi sento un'atleta più matura e una mamma più felice". La commozione nel rivolgersi al presidente ha colto anche Mazzone e Sabatini, portabandiera delle Parlimpiadi; il veterano, alla sua sesta partecipazione, ha ricordato che "dopo quasi un quarto di secolo di competizioni lo sport continua ad emozionarmi", mentre la sprinter ha voluto ringraziare "chi ha pensato a me" e sottolineato che lo sport è "il solo luogo al mondo dove volontà ed emozione vanno di pari passo". Guardando alla sfida sportiva, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha detto che "a Parigi non solo vogliamo ma anche possiamo battere il record di Tokyo, restare nella top ten mondiale e rimanere la prima nazione in Europa. Ma tutto parte da qui, presidente, viviamo con orgoglio la sua vicinanza. Sapere che il 25 luglio sarà al Villaggio Olimpico e il 26 inaugurerà Casa Italia è un orgoglio". "Parigi per il movimento paralimpico sarà molto importante - ha affermato il presidente del Cip, Luca Pancalli -, sarà un'occasione per ribadire l'importanza dello sport e il valore delle differenze e delle diversità affinché questo Paese comprenda sempre più e sempre meglio quanto la diversità sia importante". "I Giochi di Parigi sono la prima edizione dopo l'ingresso dello sport nella Costituzione - ha ricordato il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi - e voi atleti siete la massima consacrazione di quell'enunciato. Le emozioni che ci darete saranno importanti per tutti ma soprattutto per i giovani".
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