Lecce-Genoa 1-0 La cronaca
Un sinistro mortifero di Oudin (83') regala la vittoria al Lecce sul Genoa, e per una notte i giallorossi, ancora imbattuti in campionato, volano al secondo posto in campionato. I salentini ottengono il terzo successo interno, registrano la miglior partenza nella propria storia calcistica e continuano a sognare volando a 11 punti. Gara gestita sempre dai giallorossi, ma sul cui esito pesa terribilmente l'ingenuità di Martin, che al 36' si becca il secondo giallo e lascia in dieci i suoi compagni. In casa Lecce D'Aversa sceglie Touba al centro della difesa per lo squalificato Baschirotto, con Strefezza nel tridente d'attacco per Banda, out per un problemi ai flessori. Nel Genoa Gilardino opta per uno schieramento più accorto, lasciando Malinovskyi in panchina e davanti il solo Gudmundsson in appoggio a Retegui, con Sabelli e Martin esterni di centrocampo. Si parte e l'avvio del Lecce è subito aggressivo, con il Genoa in difficoltà a frenare le manovre dei padroni di casa: a farne le spese, con due cartellini gialli in appena dieci minuti di gioco, sono De Winter e Martini, costretti a ricorrere alle maniere forti per frenare gli impeti dei padroni di casa. Passati i primi venti di gioco, con la buona partenza dei salentini, la gara ritorna su binari di equilibrio, con il Geno che cerca di ribattere. Ma è il solito Krstovic in casa Lecce a cercare di timbrare il cartellino, che sfiora il gol prima di testa (22'), poi con un gran destro da fuori area area (23'). E la gara prende una piega inaspettata in casa Genoa, con l'ingenuità di Martin (già ammonito) che ferma irregolarmente Almqvist, diretto verso l'area di rigore: secondo giallo per lui (36'), espulsione conseguente, e Genoa in inferiorità numerica. Sugli sviluppi della punizione ancora Krstovic pericoloso (38'), ma la sua conclusione di testa esce di poco a lato.
Non succede più nulla e si va al riposo a reti inviolate. Il pallino di gioco e incontro sono in mano al Lecce, con varie occasioni avute da Krstovic, che ora può sfruttare la superiorità numerica. In casa Genoa non si registra alcuna conclusione degna di nota. Via alla ripresa e c'è una novità nel Genoa, con Gilardino che corre ai ripari e inserisce Vasquez per De Winter. Riparte subito il Lecce che sfiora il vantaggio con Almqvist (51'), ma la sua conclusione al volo col mancino esce di poco fuori: c'è una deviazione, ma il direttore di gara non la vede. Il Genoa stringe i denti e prova a rendersi pericoloso in avanti. Sul fronte opposto D'Aversa opera i primi cambi (57'): dentro Dorgu e Oudin, fuori Gallo e Rafia. Ancora Krstovic (62'), questa volta in rovesciata in area, ci prova e palla fuori di poco, poi doppio Almqvist (65' e 66'), ma le sue conclusioni non hanno fortuna. Gilardino serra i ranghi inserendo Ekuban ed Hefti per Badelj e Retegui (76'), mentre D'Aversa prova a scardinare la difesa rossoblu con gli innesti di Sansone (esordio in maglia giallorossa) e Piccoli per Kaba e Strefezza (79'). E la pressione costante del Lecce viene premiata nel finale grazie al francese Oudin (83'), subentrato nella ripresa, che scarica un mancino violento dalla distanza che batte Martinez. Palla in rete e vantaggio giallorosso. I sei minuti di recupero vengono vissuti in apnea dal Via del Mare che, al fischio finale di Rapuano, esplode di gioia. Lecce in paradiso e per una notte secondo in classifica. E martedì sera si vola a Torino per sfidare la Juventus.
Genoa (4-4-2):1 Martinez, 4 De Winter, 13 Bani, 5 Dragusin, 22 Vasquez, 20 Sabelli, 8 Strootman, 47 Badelj, 32 Frendrup, 11 Gudmundsson, 19 Retegui. (16 Leali, 39 Sommariva, 33 Matturro, 55 Haps, 17 Malinovskyi, 3 Martin, 36 Hefti, 2 Thorsby, 24 Jagiello, 25 Kutlu , 37 Puscas, 18 Ekuban). All. Gilardino. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Messias, Vogliacco.
Arbitro: Rapuano di Rimini Quote Snai: 2.35; 3.15; 3.25.
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