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Un anno a Parigi 2024, lo sprint tra grandeur e timori

Un anno a Parigi 2024, lo sprint tra grandeur e timori

I Giochi: ambizione ma polemiche con paura terrorismo e banlieu

PARIGI, 26 luglio 2023, 22:30

di Tullio Giannotti

ANSACheck

Un anno a Parigi 2024, sprint tra grandeur e timori © ANSA/EPA

Un anno a Parigi 2024, sprint tra grandeur e timori © ANSA/EPA
Un anno a Parigi 2024, sprint tra grandeur e timori © ANSA/EPA

L'ambizione di organizzare i Giochi Olimpici "più grandi della Storia", con una cerimonia inaugurale "indimenticabile", non dentro uno stadio ma lungo la Senna, davanti a centinaia di migliaia di spettatori, e gare in città, da place de la Concorde al Trocadéro: Parigi comincia il conto alla rovescia, un anno all'apertura del 26 luglio 2024, proclamando le sue ambizioni olimpiche di "grandeur". Ma non pochi sono i dubbi e gli interrogativi sullo stato di preparazione delle strutture e le scelte compiute, alcune coraggiose ma azzardate. Senza contare le puntuali polemiche che accompagnano la fase organizzativa, dai timori di un budget che supererà ogni previsione fino ai sospetti di appalti truccati.
    Trasporti e ecosostenibilità sono i temi che preoccupano di più i parigini, insieme con l'impennata irrefrenabile dei prezzi degli affitti.
    "Giochi aperti, occhi sgranati" recita uno degli slogan preferiti dal Comitato organizzatore: giochi aperti perché tutti potranno assistere, non soltanto chi ha il biglietto per le gradinate di uno stadio, ma anche chi si affaccerà dai parapetti del Lungosenna per la cerimonia inaugurale o chi passerà a place de la Concorde dove sono in programma le gare di "breakdance".
    Occhi sgranati perché quello che si prepara, dall'inaugurazione alla chiusura, è di un'ambizione che sa di faraonico. Ma l'edizione 2024, assegnata a Parigi proprio 100 anni dopo la precedente, è stata voluta a caratteri cubitali dal presidente Emmanuel Macron in persona, come una "griffe" indelebile sui suoi 10 anni di "regno".


    - CERIMONIA DI APERTURA E SICUREZZA: nei giorni scorsi una quarantina di imbarcazioni hanno fatto per la prima volta "prove" sul fiume di quella che sarà la cerimonia di apertura sognata da Macron. L'effettivo numero di imbarcazioni sulle quali troveranno posto squadre e delegazioni e che sfileranno fra la Tour Eiffel e la Concorde non è stato ufficializzato. Si va da un minimo di 100 a un massimo di 180. Per gli uomini della sicurezza sarà una sfida senza precedenti e quando vedranno, alle 20:24 le 150 imbarcazioni che si dirigeranno verso la Senna avranno i brividi alla schiena. Ci saranno - secondo il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, almeno 35.000 fra gendarmi e poliziotti, più teste di cuoio, reparti specializzati e guardie private. Ma un milione di persone, fra paganti e parigini sui parapetti del Lungosenna, sono un bersaglio di dimensioni inedite che deve essere protetto. Alle 23:50 le imbarcazioni saranno al sicuro e i Giochi aperti.
    - BUDGET: quanto costeranno i Giochi parigini e chi paghera'? L'eterna questione che perseguita le Olimpiadi moderne vede in scena l'abituale balletto di numeri: da 6,6 miliardi si è passati a 8,8 miliardi. Il presidente del Comitato organizzatore, l'ex canoista Tony Estanguet, ha confermato la settimana scorsa che il bilancio da parte della sua organizzazione è di 4,4 miliardi, coperto al 96% dal settore privato. Il resto, cifra equivalente, riguarda la Solideo, che si è aggiudicata gli appalti per la costruzione del Villaggio Olimpico e di gran parte delle strutture dei Giochi. Su questa seconda metà, 1,7 miliardi sono denaro pubblico.
    - TRASPORTI: è uno degli incubi dei parigini e molto è ancora il lavoro da fare per raggiungere l'obiettivo di trasportare da un sito all'altro delle Olimpiadi fra i 9 e i 10 milioni di persone al giorno. A Saint-Denis, attorno allo Stade de France, si prevedono picchi di 1.000 persone al minuto in trasferimento.
    Sulla carta, metro, treni, autobus e tram dovrebbero farcela, considerando che un nuovo treno rapido espresso dovrebbe collegare l'aeroporto di Charles de Gaulle con il centro di Parigi ma per i detrattori la situazione del traffico a Parigi esploderà, visto che 185 chilometri nella capitale e dintorni saranno chiusi e riservati agli accreditati e ai mezzi di soccorso. Basteranno le "Olimpistes", le piste per biciclette costruite per i Giochi che consentiranno di muoversi su due ruote fra un sito e l'altro, godendo anche di parcheggi per gli accreditati? - IMPIANTI: venues altamente iconiche, con i luoghi simbolo di Parigi a fare da sfondo alle gare, dalla Torre Eiffel alla reggia di Versailles, dalla Senna agli Champs Elysées. Parigi utilizzerà tutti impianti esistenti o trasformerà alcuni luoghi per l'occasione: le uniche tre cose che vengono costruite il villaggio olimpico, il centro acquatico e l'Arena di Porte de la Chapelle. Non ci sono ritardi nei lavori, la consegna è prevista come da calendario il 1 marzo.

    - IL RISCHIO DI PROTESTE: la settimana di rivolte in banlieue a fine giugno, scatenata dall'uccisione del diciassettenne Nahel da parte di un poliziotto ad un controllo stradale, ha fatto rimbalzare la domanda: e se succedesse durante le Olimpiadi? "Siamo attentissimi - ha assicurato Estanguet - in banlieue operiamo con il ministero dell'Interno ma siamo anche in contatto continuo con le associazioni dei giovani". "Dal 2017 - ha osservato - data in cui ci furono assegnati i Giochi, nulla è stato risparmiato alla Francia e al mondo, compreso il Covid.
    Oggi le sfide sono aumentate, ma anche la nostra ambizione. Non c'è mai stata tanta voglia di fare i Giochi Olimpici e che quest'impresa sia un successo che rimarrà nella storia".
    - RUSSI, BIELORUSSI E RISCHIO BOICOTTAGGI: la guerra in Ucraina che continua da quasi un anno e mezzo getta più che un'ombra sui Giochi. Sul fronte sportivo, la questione principale riguarda la partecipazione degli atleti russi e bielorussi. Il Cio rinvierà ancorra la decisione sugli inviti alle squadre dei due Paesi, anche se continua a insistere sulle varie federazioni perchè consentano una loro partecipazione da atleti neutrali. Secondo Thomas Bach, non saranno prese decisioni prima del mese di ottobre, quando è prevista in India la 140/a Sessione del Cio, che sarà preceduta dall'Esecutivo del 12-13 ottobre.
    - PREZZI DI ALLOGGI E BIGLIETTI ALLE STELLE: le tariffe di hotel e appartamenti privati sono inavvicinabili, un esercito di parigini abbandonerà per il periodo olimpico la capitale e affitterà la propria casa guadagnando una fortuna. Una polemica già infuria sui prezzi a 200 euro di molti biglietti. Secondo Estanguet, si tratta del 10% di quelli in vendita, che sarebbero in grado di "finanziare" tutti gli altri, fissati a meno di 50 euro. Intanto, le prime cifre sono da urlo: 6,8 milioni di biglietti venduti a un anno dall'inizio, per un "tesoretto" di 1 miliardo di euro già accantonato.
    - TRASPORTI: è uno degli incubi dei parigini e molto è ancora il lavoro da fare per raggiungere l'obiettivo di trasportare da un sito all'altro delle Olimpiadi fra i 9 e i 10 milioni di persone al giorno. A Saint-Denis, attorno allo Stade de France, si prevedono picchi di 1.000 persone al minuto in trasferimento.
    Sulla carta, metro, treni, autobus e tram dovrebbero farcela, considerando che un nuovo treno rapido espresso dovrebbe collegare l'aeroporto di Charles de Gaulle con il centro di Parigi ma per i detrattori la situazione del traffico a Parigi esploderà, visto che 185 chilometri nella capitale e dintorni saranno chiusi e riservati agli accreditati e ai mezzi di soccorso. Basteranno le "Olimpistes", le piste per biciclette costruite per i Giochi che consentiranno di muoversi su due ruote fra un sito e l'altro, godendo anche di parcheggi per gli accreditati? 

 

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