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Europa League: Betis-Roma 1-1. Conference: Fiorentina-Hearts 5-1

Europa League: Betis-Roma 1-1. Conference: Fiorentina-Hearts 5-1

Belotti risponde a Canales, ai giallorossi servono sei punti. Goleada agli Hearts, Fiorentina in corsa

ROMA, 13 ottobre 2022, 18:20

Redazione ANSA

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Real Betis vs AS Roma © ANSA/EPA

Real Betis vs AS Roma © ANSA/EPA
Real Betis vs AS Roma © ANSA/EPA

La Roma pareggia 1-1 a Siviglia e tiene in vita il discorso qualificazione della Roma, mentre il Betis, con 180 minuti d'anticipo, si assicura il secondo posto. Gli spagnoli, ora, giocheranno solo per il primato del gruppo C, mentre ai giallorossi serviranno obbligatoriamente sei punti nelle prossime gare con Helsinki e Ludogorets per continuare il cammino europeo. La rete di Canales nel primo tempo poteva dare il colpo di grazia ai giallorossi nel bollente stadio 'Villamarin', ma Belotti risponde a inizio ripresa e la squadra di Mourinho trae nuova linfa dalla trasferta insidiosa in terra spagnola viste le tante defezioni. Per questo Mourinho, senza Dybala (infortunato) e Zaniolo (squalificato), prova l'assetto con le due punte, lanciando per la prima volta dall'inizio la coppia Abraham-Belotti con Pellegrini alle loro spalle. Kumbulla, invece, non compare nemmeno in panchina, finendo in tribuna e la gara, almeno nel primo tempo, non sembra rispecchiare i valori in campo. Il pallino del gioco, infatti, lo tiene la Roma, brava a non dare ritmo alla squadra spagnola che non riuscendo ad arrivare in area decide di provare con le conclusioni da fuori area. E così sblocca la partita al 33': palla persa di Spinazzola e gol di Canales che calcia da fermo, trovando la deviazione decisiva di Ibanez che spiazza Rui Patricio e gela Mourinho. 

Fino alla rete (la quarta per il Betis in Europa League da fuori area), anche se senza vere occasioni nitide, erano stati i giallorossi a controllare la partita, mancando però nell'ultima scelta e nelle giocate dei suoi due centravanti. All'intervallo il parziale recita 1-0 per i padroni di casa che sfiorano il secondo gol sempre da fuori con Canales, mentre Belotti si vede annullare il gol in tuffo di testa su assist di Spinazzola per una posizione di fuorigioco. Nella ripresa Camara entra subito per Matic e dopo 8 minuti si trasforma nell'uomo assist per il Gallo. Il guineano, servito da un pallone di Abraham, controlla e serve all'indietro Belotti che deve solo appoggiarla in porta per il gol del pari. E' la seconda rete con la Roma (la prima era arrivata sempre in Europa League, ma con l'Helsinki). A far tremare la panchina giallorossa, però, ci pensa il Var che impiega due minuti per controllare la posizione di partenza di Camara e Belotti, entrambi poi giudicati in gioco. Nel finale Pellegrini prova a dare la scossa con chi all'Olimpico fece bene (Luiz Henrique e Borja Iglesias), mentre Mourinho preferisce coprirsi, togliendo Belotti per Bove. Obiettivo portare a casa il pari e tenere aperta la corsa al secondo posto che passerà dalla prossime due partite con Helsinki e Ludogorets, quest'ultima all'Olimpico.

 

Conference League: goleada agli Hearts, i Viola in corsa  A segno Jovic, Biraghi, due volte Nico Gonzalez e Barak 

La Fiorentina aveva bisogno di vincere per riscattare la figuraccia con la Lazio e restare in corsa in Europa. Missione compiuta: i viola di Italiano hanno travolto gli Hearts per 5-1, chiudendo nella pratica già nel primo tempo con quattro gol: a segno Jovic, Biraghi, Gonzalez (che poi raddoppierà su rigore nella ripresa) e Barak, per gli scozzesi ha segnato la rete della bandiera Humphrys che in apertura di match aveva colpito un palo. Una vittoria importante per una squadra che fin da inizio stagione ha accusato grossi problemi davanti alla porta. Vero che la formazione scozzese non è apparsa irresistibile come già era accaduto all'andata, battuta per 3-0 a Edimburgo da Biraghi e compagni. Ma questo punteggio rotondo trasmette entusiasmo e fiducia ad un gruppo apparso spesso in difficoltà. La qualificazione alla fase successiva di Conference League non è ancora centrata, ma possono bastare due pareggi nelle ultime due gare rimaste: quella decisiva sarà il 27 ottobre al Franchi contro i turchi del Basiksehir che guidano il girone con 10 punti, tre più della Fiorentina, con una migliore differenza reti. Italiano per l'occasione ha rilanciato titolari Milenkovic e Nico Gonzalez e confermato Jovic in attacco, relegando Cabral, ancora in panchina. Solita alternanza fra i pali con Gollini al posto di Terracciano, fiducia a Terzic come nella gara d'andata e spazio a Barak a centrocampo insieme a Mandragora e ad Amrabat (che salterà il prossimo impegno in campionato per squalifica). I viola sono entrati in campo senza il sostegno dei club della curva Fiesole che non hanno affisso gli striscioni e hanno fatto lo sciopero del tifo nei primi 25' per gli altrettanto Daspo ricevuti da loro associati. Robbie Neilson, tecnico degli Hearts spinti da circa cinquemila di sostenitori, ha escluso il centravanti Shankland a cui è stato preferito inizialmente Humphrys che al pronti via ha colpito subito il palo e Grant ha impegnato Gollini. Immediata la risposta dei viola dopo il rischio corso: prima con Kouamé, poi soprattutto con Jovic che al 6' di testa, su assist di Biraghi, ha portato in vantaggio la propria squadra. Un inizio di gara al cardiopalma. Dopo essersi sbloccata la Fiorentina è diventata padrona del campo contro i teneri avversari ed è andata all'intervallo avanti di quattro reti. Al palo colpito da Mandragora è seguito il raddoppio di Biraghi con una strepitosa punizione all'incrocio dei pali e di lì a poco è arrivato il tris con Gonzalez: l'argentino reduce da un lungo periodo di problemi fisici aveva già segnato nei play off d'andata di Conference con il Twente. Nel finale di tempo, su suggerimento di Kouamé, gloria anche per Barak che ha festeggiato mettendosi il pallone sotto la maglia: il centrocampista ceco diventerà padre per la seconda volta. A inizio ripresa sussulto d'orgoglio per gli Hearts che con Humphrys hanno accorciato approfittando di una svagatezza difensiva dei viola che poi hanno gestito senza affanni trovando anche il pokerissimo con Gonzalez su rigore assegnato per un fallo su Saponara.

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