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Anche Premier a cardiopalma, 'ombrello' Moyes a Guardiola

Anche Premier a cardiopalma, 'ombrello' Moyes a Guardiola

Gesto antisportivo manager West Ham al rigore fallito dal City

LONDRA, 16 maggio 2022, 17:59

Redazione ANSA

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Moyes © ANSA/EPA

Moyes © ANSA/EPA
Moyes © ANSA/EPA

La Premier League si deciderà al foto-finish ma anche in Inghilterra - autoproclamata patria del fairplay sportivo - veleni, sospetti e sgarbi stanno animando questo incandescente finale di stagione, con Manchester City e Liverpool protagoniste di un testa a testa entusiasmante.
    L'ultimo episodio è avvenuto ieri all'Olympic Stadium, dove il manager del West Ham, David Moyes, ha festeggiato l'errore dal dischetto di Riyad Mahrez, che con ogni probabilità avrebbe regalato la vittoria ai Citizens, riservando a Pep Guardiola il gesto dell'ombrello. Incurante, il tecnico degli Hammers, di obiettivi e telecamere.
    Davanti ai taccuini, l'allenatore catalano ha preferito sorvolare, evitando ogni commento. Forse consapevole che di benzina sul fuoco ne aveva gettata lui stesso alla vigilia, quando aveva dichiarato che - a suo parere - tutto il Regno Unito sta facendo il tifo per i Reds, all'inseguimento di uno storico quadruple: dopo aver vinto le due coppe nazionali, entrambe le volte ai danni del Chelsea, i ragazzi di Juergen Klopp sono in finale di Champions League (contro il Real Madrid) e domenica - se dovesseti vincere domani a Southampton - avranno ancora la possibilità (almeno matematica) di vincere il titolo nazionale. Un'impresa senza precedenti che a quanto pare sta innervosendo il manager del City. Questi non ha perso l'occasione di rispondere a tono agli ex Manchester United, come Patrice Evra e Dimitar Berbatov, rei di aver rimproverato al City di mancare di carattere per la sconfitta nella semifinale di Champions persa contro il Real Madrid. "Quando il mio Barcellona li ha distrutti in Champions non ho visto tutto questo carattere", la replica stizzita di Guardiola.
    Anche Klopp, però, non riesce a nascondere l'adrenalina di questi giorni. E due settimane fa, a caldo subito dopo il pareggio casalingo dei suoi Reds contro il Tottenham, se l'è presa pubblicamente con il gioco di Antonio Conte, accusandolo di difensivismo e ostruzionismo. Giudizi in seguito ritrattati.
    Unanimi, viceversa, sono state le lamentele, nel corso di tutta la stagione, da parte di tecnici e giocatori, per un calendario che non dà tregua, costringendo i club ad un tour de force senza fine. Con annessi sospetti di favoritismi per via di anticipi e posticipi, stabiliti non sempre in maniera comprensibile.

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