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Abraham re del derby: "Mou? Lo chiamo il mio zio di Roma"

Abraham re del derby: "Mou? Lo chiamo il mio zio di Roma"

La doppietta dell'attaccante inglese alla Lazio nata da una scommessa

ROMA, 21 marzo 2022, 20:54

Redazione ANSA

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Abraham re del derby - RIPRODUZIONE RISERVATA

Abraham re del derby - RIPRODUZIONE RISERVATA
Abraham re del derby - RIPRODUZIONE RISERVATA

 "Segna due gol e ti compriamo un paio di scarpe. Se non la fai, le compri tu a noi". E' nata con questa scommessa la doppietta di Tammy Abraham alla Lazio. Ad aver perso sono Smalling e Karsdorp, ad averci guadagnato un altro paio di sneaker è il centravanti inglese che con le due reti nel derby ha definitivamente fatto innamorare tutti i tifosi della Roma. Un amore reciproco. "Dal primo momento in cui il club ha provato a creare un contatto con me, ho pensato "no, questo non fa per me" - ha raccontato l'ex Chelsea alla CBS - Ma poi quando le persone ti spiegano le loro ambizioni, vogliono darti fiducia e ti fanno sentire che hai un valore, vuoi solo dar loro tutto di te stesso. Ed appena sono arrivato, me ne sono innamorato".
    Un gol dopo l'altro ha conquistato tutti e al suo primo anno di Serie A sono già tanti i record raggiunti. "Sei venuto a prendere il sole di Roma o a giocare a pallone?", gli aveva chiesto Mourinho al suo sbarco nella Capitale. E lui ha dimostrato di non essere un inglese in vacanza, dal gol più veloce in un derby della Capitale al sorpasso di Montella e Batistuta per numero di reti al primo anno in giallorosso. Con ventitré gol fin qui segnati, inoltre, è a una sola lunghezza da Rodolfo Volk e da Hitchens, il giocatore inglese ad aver segnato più gol in campionato in Italia (nel 1962 con l'Inter). Numeri che fanno dimenticare il suo predecessore Edin Dzeko, ma soprattutto che giustificano l'investimento di Tiago Pinto in estate. Un ruolo decisivo nell'exploit di Tammy lo ha avuto Josè Mourinho. "Ogni volta che lo vedo è quasi uno shock anche se lo vedo ogni giorno - ha continuato nel suo racconto l'inglese - Quando ero piccolo e lui era al Chelsea l'avevo visto un paio di volte per qualche allenamento, sapevo un po' come era fatto.
    Adesso che sono venuto qui lo chiamo 'il mio zio di Roma'". Una fiducia, quella dello Special One, ripagata a suon di prestazioni e suggellata dalla doppietta nel derby. Nella Capitale, ora, è scattata l'Abraham-mania. "I tifosi sono dei veri appassionati. Tutti parlano delle partite, dei miei gol.
    Sono fan sfegatati e fanno bene ad esserlo. Quando indossi la loro maglia tu non rappresenti solo la squadra ma rappresenti tutta la città" ha detto ancora l'attaccante nell'intervista con CBS prima del derby. Una chiacchierata conclusa con un'altra promessa, questa volta fatta al giornalista. "Se segni devi fare un balletto" gli dice il cronista. Tammy prova i passi di danza e accetta la sfida, poi segna alla Lazio ma se ne dimentica quando esulta. A fine partita, però, ha tempo di recuperare.
    "Perché non me lo hai ricordato prima del match?" ha scherzato Tammy dopo la flash con il giornalista della CBS. Poi un abbraccio, una stretta di mano e il balletto promesso prima della stracittadina. I tifosi della Roma, intanto, ballavano già da un po' per il 3-0 alla Lazio.
   

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