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Serie A: Roma-Verona 2-2

Serie A: Roma-Verona 2-2

Barak e Tameze in gol per la squadra di Tudor. Poi rimonta dei giallorossi con i giovanissimi Volpato e Bove

ROMA, 18 febbraio 2022, 18:26

Redazione ANSA

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Serie A, Roma-Hellas Verona - RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie A, Roma-Hellas Verona - RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie A, Roma-Hellas Verona - RIPRODUZIONE RISERVATA

Roma-Verona 2-2 nella seconda partita di oggi della 26/a giornata di Serie A. LA CRONACA

All'Olimpico una Roma in emergenza trova il pari in rimonta contro il Verona grazie a Volpato e Bove, due giovanissimi entrambi al primo gol in A.

Il Verona va subito in vantaggio dopo cinque minuti con Barak.

Il raddoppio dei veneti arriva al 20', stavolta ad andare a segno è Tameze.
Il primo tempo finisce con la Roma sotto di due gol e fischiata dal pubblico al rientro negli spogliatoi. Nella ripresa Mourinho manda in campo i due Primavera e la partita cambia. Volpato, appena entrato, accorcia le distanze al 20', al 39' è il baby Bove a sfruttare alla meglio un calcio d'angolo di Veretout e segnare il gol del 2-2. Nei minuti di recupero, Josè Mourinho, dopo aver mimato il gesto del telefono, è stato espulso dall'arbitro Pairetto.

Il "gesto del telefono" è costato a Josè Mourinho l'espulsione nel recupero di Roma-Verona. Il tecnico portoghese, è stato allontanato dal terreno di gioco dall'arbitro Pairetto dopo aver mimato il gesto del telefono per protesta nei confronti del direttore di gara. Dopo che ha visto il rosso sventolato dal direttore di gara, Mourinho ha fatto per andare incontro, con fare minaccioso, a Pairetto, ma è stato trattenuto dai suoi collaboratori. Calmatosi, è andato a salutare Igor Tudor, tecnico del Verona, prima di uscire dal campo. Con Pairetto 'Mou' aveva già avuto da ridire quando, dopo la partita contro il Bologna diretta dallo stesso arbitro, consigliò a Zaniolo di andare a giocare all'estero. Nel 2010, quando era alla guida dell'Inter Mourinho mimo' il gesto delle "manette" che gli costò tre turni di squalifica.

Mourinho affida a un post Instagram le uniche parole dopo Roma-Verona. Tre foto, la prima che lo ritrae con il pallone in mano e il commento ironico "possesso palla", la seconda mentre spazza in tribuna un pallone poco prima dell'espulsione e infine una foto della Curva Sud. "Amo troppo questa gente e lotterò per voi" è la promessa dello Special One.

"Provo grande emozione per il primo gol in Serie A, però c'è un po' di rammarico per il risultato: volevano fare di più per i nostro tantissimi tifosi, quindi in me c'è un misto di emozioni".

In realtà, almeno davanti alle telecamere di Dazn, Edoardo Bove sembra rimanere freddo mentre parla del match che, a 19 anni (ne compirà 20 a maggio), lo ha visto protagonista davanti a coloro di cui aveva il poster in camera, Totti e De Rossi spettatori in tribuna.

E, proprio come loro, Bove è un figlio della società giallorossa. "Quando cresci in una squadra in cui praticamente sei nato - dice Bove - il primo pensiero è rivolto ai miei familiari, che per farmi arrivare fin qui hanno fatto tanti sacrifici".
Ma cosa ha detto, dopo i primi 45', Mourinho alla squadra? Come mai la metamorfosi dal primo al secondo tempo? "Mourinho non ha detto nulla di particolare - risponde Bove - ma secondo me è cambiato l'atteggiamento, siamo andati in campo più aggressivi e con voglia di fare. Così siamo riusciti a recuperare una partita che si era messa male". Una battuta sul gol: "non ho visto come si era posizionato (Montipò ndr), però mi sono detto 'provo a metterla sul primo palo, perché lui penserà che crosso in mezzo".
Ma, con questi giovanissimi, è nata una nuova Roma? "Non la definirei così - dice Bove -, ma in allenamento tutti gli altri aiutano noi giovani a crescere e noi siamo bravi a prendere le occasioni che il tecnico ci mette a disposizione. Ma succede grazie anche ai nostri compagni che ci aiutano".

84'
GOL! ROMA-Verona 2-2.
Rete di Bove. Ancora una Volta la rete della Roma nasce da un calcio d'angolo. Montipò esce di pugni, Bove raccoglie la sfera ed inizialmente rifiuta il tiro tra i mugugni dell'Olimpico, poco dopo però arriva la battuta vincente. La retroguardia del Verona si era bloccata e ha lasciato uno spicchio di porta che il classe 2002 è stato bravissimo a vedere.

65'
GOL! ROMA-Verona 1-2.
Rete di Volpato. Sugli sviluppi di un corner i giallorossi riaprono la gara. Veretout batte nel cuore dell'area, c'è un tocco che mette la palla in zona vacante. Lasagna è lento ad arrivare, dove invece in corsa arriva Volpato che a botta sicura insacca alle spalle di Montipò. Primo gol in Serie A per il classe 2003.

20'
GOL! Roma-VERONA 0-2.
Rete di Tameze. Ripartenza perfetta del Verona, Caprari sulla linea di fondo tocca in mezzo per Tameze che insacca la botta mancina sotto la traversa.

5'
GOL! Roma-VERONA 0-1.
Rete di Barak. Schema splendido su punizione del Verona. Dalla corsia di destra Ilic batte corto per un compagno che triangola con Faroni in area. Rui Patricio respinge il tiro-cross dell'esterno, ma sulla ribattuta è pronto Barak, che insacca la decima rete del suo campionato.

Le formazioni
ROMA (4-3-1-2):
Rui Patricio - Karsdorp, Smalling, Kumbulla, Vina - Maitland-Niles, Cristante, Sergio Oliveira - Pellegrini - Afena-Gyan, Abraham. A disposizione: Fuzato, Mastrantonio, Missori, Keramitsis, Veretout, Zalewski, Volpato, Bove, Darboe, Diawara. All. José Mourinho.

VERONA (3-4-2-1): Montipò - Ceccherini, Gunter, Casale - Faraoni, Tameze, Ilic, Lazovic - Barak, Caprari - Simeone. A disposizione: Berardi, Chiesa, Coppola, Depaoli, Retsos, Sutalo, Bessa, Hongla, Lasagna. All. Igor Tudor.


La vigilia.
Non sembra esserci fine al peggio per Josè Mourinho. La vigilia della sfida contro il Verona è agitata dagli infortuni e dai casi di Covid (4 in totale, tutti sintomatici e con green pass rafforzato) che mettono in grande difficoltà lo Special One già nello schierare undici calciatori. "Con nove assenti sarebbe dura per chiunque - ha spiegato l'allenatore in conferenza - ma chi scenderà in campo deve sentire la passione che la gente ci mette perché anche sabato ci sarà il sold out al 50%".

Intanto la lista degli assenti è lunga: da Spinazzola a Ibanez, passando per Mancini, El Shaarawy, Boer, Mkhitaryan, Carles Perez e Shomurodov. Elenco al quale per ora non si iscrive Zaniolo che nell'allenamento del giovedì ha avvertito un fastidio al quadricipite. I medici e i fisioterapisti faranno di tutto per rimetterlo in piedi e averlo quantomeno a disposizione per entrare a gara in corso. "Mi dispiace che dovrò distruggere metà Primavera , ma ci servono calciatori da mandare in panchina" è stato il monito di Josè Mourinho, che incrocia le dita nella speranza che il cluster di positivi si fermi a quattro calciatori. Nel frattempo tra le poche certezze di formazione sembra esserci Tammy Abraham. "Sono soddisfatto di quanto ha fatto fin qui, ma ha le potenzialità per fare ancora meglio" ha rilanciato lo Special One che poi preferisce non commentare a chi gli chiede come si rapporti con il silenzio dei Friedkin. "Posso dire che ho solo grande rispetto, personale e professionale, per loro. Cos'altro potrei aggiungere? Sono i miei superiori".

La concentrazione di 'Mou' è tutta su una formazione praticamente da inventare e che lancerà dal primo minuto ancora una volta il giovane Afena-Gyan. Non c'è spazio nemmeno per il rammarico di una settimana che ha visto il ritorno della Champions ma senza la possibilità di giocarla da parte dello Special One. "Di certo non piango perché ora gioco la Conference, io sono un privilegiato ad aver disputato oltre 150 partite di Champions", ha tuonato Mou che bada al presente senza nemmeno dar credito alle indiscrezioni che rimbalzano in Inghilterra, con il Sun (sempre prodigo di notizie su trattative e anche di fantamercato) che avrebbe accostato Cristiano Ronaldo alla sua Roma per la prossima stagione.

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