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Sono 17 i Bleus positivi, cluster rugby diventa un caso

Sono 17 i Bleus positivi, cluster rugby diventa un caso

Ct Galthié ha infranto isolamento ma sulle regole c'è incertezza

PARIGI, 02 marzo 2021, 18:06

Redazione ANSA

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Charles Ollivon © ANSA/EPA

Charles Ollivon © ANSA/EPA
Charles Ollivon © ANSA/EPA

 Al 17/o giocatore della nazionale positivo, la nazionale francese di rugby diventa un caso. Soprattutto le responsabilità dei dirigenti e del ct Fabien Galthié, che non avrebbe rispettato le regole sulla "bolla" nella quale i giocatori sarebbero dovuti rimanere chiusi fino alla fine dell'isolamento. Il caso-rugby, con il cluster che ha reso impossibile disputare il match di Sei Nazioni contro la Scozia, sta diventando un caso nazionale, con molti che chiedono la testa del ct e dei dirigenti.

Galthié, dopo aver tergiversato, ha dovuto incassare le parole del suo presidente di Federazione, Bernard Laporte, che ha ammesso ai microfoni di France 3 che il ct ha abbandonato l'isolamento dopo la partita in Italia vinta contro gli azzurri per recarsi, il 7 febbraio, allo stadio Jean-Bouin di Parigi per assistere a una partita delle giovanili in cui gioca il figlio Mathis, di 19 anni. "Per me - ha detto Laporte - lui ha il diritto di uscire se porta la mascherina. Non vedo il problema, anche se non sono medico". Sostegno totale, quindi: "perché dovrebbe essere diverso? Non sono un giudice. E non perché voglio bene a Fabien. Lui sa benissimo che non faccio regali a nessuno".

Sull'altra uscita "chiacchierata", quella dei giocatori che sarebbero andati a mangiare focacce in giro per Roma prima della partita, "sono stati testati al rientro nel ritiro". Il caso però, non è affatto chiuso. Oggi L'Equipe - che afferma di aver preso visione delle 60 pagine del protocollo federale previsto per l'isolamento dei giocatori - gli dedica due pagine. nell'articolo, in cui si spiega come viga incertezza su buona parte della normativa anti-Covid delle squadre di rugby, si elencano nuove trasgressioni riguardanti proprio Galthié, che è arrivato a Roma con un aereo di linea, e quindi a contatto con altri passeggeri, e non con quello della nazionale.

Anche lo stesso Laporte è stato sorpreso a "prendere il caffè con altri passeggeri all'aeroporto", ma poi è apparso tranquillamente "e senza mascherina" all'interno della "bolla", addirittura a bordo campo a contatto con i giocatori durante un allenamento. Anche la politica, ormai, vuole vederci chiaro: mentre la ministra dello Sport, Roxana Maracineanu, ha reclamato un'inchiesta interna alla Federazione per far luce sul cluster della palla ovale, un rapporto supervisionato dalla commissione medica federale sta per essere consegnato alle autorità.
   

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