Niente Giochi di Tokyo, Alex Schwazer non potrà gareggiare fino al 2024, anno in cui scadrà la sua squalifica per doping. A sottolinearlo, con un comunicato, è World Athletics, la ex Iaaf, federazione mondiale della disciplina regina delle Olimpiadi, secondo cui "il signor Schwazer non potrà partecipare a competizioni internazionali fino al 2024". "Rifiutiamo qualsiasi intento da parte dell'atleta o altre persone di minare o annullare la decisione finale e vincolante del Tas", sottolinea la nota.
"World Athletics preferisce non commentare la decisione delle Autorita' Italiane di non perseguire l'atleta per il crimine di 'dopaggio'. Questa e' una questione di legge nazionale - è scritto nel comunicato dell'ente mondiale dell'atletica -. In tutti i casi, rifiutiamo in modo risoluto qualsiasi intento da parte dell'atleta o qualsiasi altra persona di minare o annullare la decisione finale e vincolante del Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas), sulla base di quelle che possono essere descritte solo come teorie di manipolazione inverosimili". "La Wada si è unita a World Athletics nel rifiutare completamente qualsiasi suggerimento di manipolazione in questo caso - continua la nota -. World Athletics ha recentemente difeso con successo un'appello dell'Atleta al Tribunale Federale Svizzero che chiedeva una revisione della sentenza del Tas sulla base della presunta manipolazione". La conclusione di 'World Athletics' è che "il signor Schwazer non potrà partecipare a competizioni internazionali fino al 2024".
L'agenzia mondiale antidoping Wada si dice "inorridita" dalla sentenza di ieri del tribunale di Bolzano sul caso del marciatore Alex Schwazer, respinge le accuse e minaccia azioni legali. In un tweet diffuso nella notte la Wada ha così preso posizione sulla vicenda. La Wada "ha preso atto con grave preoccupazione dei commenti fatti da un giudice del tribunale di Bolzano nella decisione sul caso penale nei confronti del marciatore Schwazer. Il dispositivo della sentenza è lungo e articolato, e necessiterà di essere valutato nella sua completezza, la Wada è inorridita dalle numerose accuse spericolate e prive di fondamento"."Nel corso del dibattimento -si legge nel tweet diffuso stanotte dall'agenzia mondiale antidoping- Wada ha fornito prove travolgenti corroborate da esperti indipendenti che il giudice ha rigettato in favore di teorie prive di sostanza".
Wada "era parte civile in questo procedimento ed era impegnata nel compito di assistere la Corte nella definizione della sua sentenza. L'agenzia resta ferma nelle prove che ha fornito e rigetta nei termini più decisi le critiche diffamatorie contenute nella sentenza. Una volta che tutto il provvedimento sarà stato analizzato, Wada valuterà tutte le opzioni disponibili inclusa l'azione legale che sarà possibile intraprendere".
Caso Schwazer: "Non fu doping, campioni di urina alterati"
Riproduzione riservata © Copyright ANSA