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Serie A: Martinez-Skriniar, l'Inter vince 2-1 a Verona

Apre Lautaro, pasticcio Handanovic, poi la risolve Skriniar

 L'Inter chiude l'anno in bellezza, una vittoria sul campo difficile del Verona e il primato temporaneo in attesa della partita del Milan. La squadra di Conte torna dal Bentegodi con un 2-1 e soprattutto si conferma concreta, vincente, spietata nella ripresa. Sono le reti di Lautaro e Skriniar - intervallate da un pasticcio di Handanovic che aveva riaperto sul pari la partita - a mandare al tappeto un indomito Verona. È certamente un'Inter più efficace che bella ma superare i gialloblù al Bentegodi non è impresa facile visto che sinora vi era riuscito solo il Sassuolo. Primo tempo sottotono per la formazione di Conte poi nella ripresa, nonostante la papera di Handanovic, marcia scalata e per l'Hellas non c'è stato più nulla da fare. In avvio il Verona, schierato con il tradizionale 3-4-2-1 da Juric ancora privo dei centravanti (Di Carmine, Favilli e Kalinic). Come attaccante c'è Colley con Salcedo e Zaccagni a supporto, confermato il centrocampo di scena a Firenze. C'è una novità in difesa: Gunter non al meglio è sostituito da Magnani. Inter che si schiera giocherà a specchio complice la presenza dall'inizio di Perisic. È questa la novità di Conte che affianca il croato a Lautaro Martinez alle spalle di Lukaku. Nessuna sorpresa nel resto della formazione: Hakimi e Young sulle fasce, panchina per Vidal e Sensi con Barella e Brozovic dal 1'. Ritmi altissimi sin dalla partenza. Inter che fa possesso palla, Verona che pressa senza pause. Young ci prova dal limite, gran destro ma palla fuori di un nulla. Il Verona ha un guizzo con Dimarco, bella la risposta d'istinto di Handanovic. Lo imita sul fronte opposto Silvestri decisivo sulla conclusione di prima intenzione di Lautaro. Primo a tempo a rete inviolate con un'Inter che si affida troppo e solamente alle ripartenze, comunque sempre pericolose, di Lukaku e Verona che si fa preferire per atteggiamento e voglia di correre. Ma in avvio di ripresa l'Inter è letale con la sua qualità offensiva. Traversone forte dalla destra e spettacolare girata di Lautaro che insacca alle spalle di Silvestri. Inter che appare in controllo con il Verona alle corde. Juric cambia nuovamente l'attacco togliendo Zaccagni e Colley per Lazovic e Ruegg cercando di dare brio ad un attacco asfittico. Ma il Verona torna in partita grazie ad un clamoroso errore di Handanovic. Sul traversone di Faraoni il portiere nerazzurro pasticcia e Ilic deposita nella porta. È un colpo durissimo ma la squadra di Conte non si lascia intimorire e trova poco dopo un nuovo guizzo risolutore. Gran colpo di testa di Skriniar e palla sotto la traversa per rimettere nuovamente la freccia. Verona decimato e privo di attaccanti per riuscire a tornare in carreggiata ed Inter che sfiora più volte il tris che trova con Lukaku nell'ultima azione del match, marcatura annullata per fallo dello stesso attaccante su Magnani. Inter che senza entusiasmare passa in riva all'Adige e supera momentaneamente il Milan e Verona che conosce la quinta sconfitta stagionale. Ma visti i tanti infortuni difficile chiedere di più alla squadra di Juric

Marotta: 'Eriksen andrà via, non è funzionale - "Valuteremo, cercheremo di accontentare i calciatori che vogliono trovare più spazio. Eriksen? È in partenza, ha avuto difficoltà di inserimento e non è funzionale all'Inter. È giusto dargli la possibilità di trovare più spazio altrove". Intervistato da Sky Sport a margine di Verona-Inter, l'ad del club nerazzurro Beppe Marotta annuncia la partenza del danese che,nemmeno un anno fa, è stato il colpo dell'Inter sul mercato di gennaio. Ma ci sarà, nei prossimi giorni, l'incontro fra la società e il tecnico Antonio Conte? "Ci incontreremo con l'allenatore perché ci troviamo davanti al termine del girone d'andata - la risposta di Marotta -, lo faremo in modo cordiale come sempre e segneremo la strategia". Ma chi potrebbe arrivare? "Non mi sento di fare nomi nel mercato, vengono accostati anche nomi che non abbiamo mai trattato. Da qui al 31 di gennaio ne leggeremo tanti".

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