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Serie A: Atalanta show, Milan umiliato a Bergamo

5-0 con magia Gomez e doppietta Ilicic: si chiude anno al top

Zapata non c'è da ottobre ma non se ne sente la mancanza, a Piatek (subentrato tra il secondo e il terzo gol nerazzurro) viene preferito l'evanescente Leao e il Milan, privo degli squalificati Hernandez e Paquetà, finisce travolto. Senza i centravanti titolari domina l'Atalanta, e lo fa con un pokerissimo che umilia i rossoneri di Pioli: finisce 5-0 per la squadra che segna di più, grazie alla doppietta di Ilicic, condita dalle chicche di Gomez in avvio, dell'ex Pasalic a inizio ripresa e di Muriel nel finale. Una cinquina incartata sotto l'albero di Natale col fiocchetto di un gioco enormemente più qualitativo e quantitativo dai bergamaschi, in kit Christmas Edition verde col profilo di Bergamo Alta sul petto. Gasperini chiude l'anno al top, quinto posto e gli ottavi di Champions conquistati.

Gasperini: "Coronamento annata straordinaria" - "Concludiamo un 2019 fantastico con risultati meravigliosi, la partita di oggi è stata il coronamanto di una stagione incredibile. Ora ci godiamo la pausa di Natale e poi avremo tanti begli impegni". Così il tecnico dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, a Dazn dopo il 5-0 al Milan. "La nostra forza è avere un gruppo di giocatori interscambiabili e tutti ben inseriti. Venivamo dalla sconfitta di Bologna che ci bruciava e anche oggi i ragazzi sono stati davvero splendidi, molti di loro potrebbero ben figurare in tante big". Quali gli obiettivi del 2020? "Quest'anno non abbiamo fissato obiettivi - puntualizza il tecnico - il chiodo fisso era superare il turno in Champions, e l'Europa vogliamo che diventi una costante per l'Atalanta".

Pioli: "Il Milan non può essere questo" - "Oggi è tutta colpa nostra, l'Atalanta ha tanta qualità ma la sconfitta è anche figlia dei nostri demeriti, il Milan non può essere questo". Così un amareggiato Stefano Pioli commenta il pesante ko di Bergamo. "La partita andava gestita in maniera diversa, siamo entrati in campo con poca lucidità e in queste partite se sbagli l'approccio... e noi abbiamo sbagliato contro una squadra che per intensità e impeto non è seconda a nessuno. Insomma, la prestazione è stata gravemente insufficiente". "La società sa le valutazioni che sto facendo - prosegue il tecnico rossonero a Dazn - sono tre mesi che sto con questa squadra e vediamo quello che succederà sul mercato, dovendo vedere solo la partita di oggi i cambiamenti dovrebbero essere tanti ma certo non è così, ma intanto serve un atteggiamento assolutamente diverso".

LA CRONACA DELLA PARTITA - In avvio bastano 43 secondi a Ilicic per impegnare Donnarumma, rientrando sul destro dal vertice sinistro in asse con Malinovskyi e Gomez, trequartisti alle sue spalle col solo argentino deputato ad avanzare verso la fascia mancina. Al 6' Suso prova a suggerire nel nulla tra le linee, soluzione poi adottata da Calhanoglu (25') proprio per lo spagnolo e parimenti senza esito. Al 9' Bonaventura cambia campo per Suso che evita Djimsiti ma ciabatta di destro in bocca a Gollini da posizione defilata. A sbloccarla durante il forcing iniziale ci pensa il Papu, che riceve dallo sloveno, converge dalla sinistra, fa fuori Conti con finta e tunnel e insacca sotto il sette opposto. Raddoppio sfiorato tra 15' e 16': Pasalic da fuori scheggia la parte alta del montante dopo un'azione insistita di Gosens prima e Gomez dopo rinviata corta dalla difesa, quindi Ilicic punta Rodriguez e Romagnoli per sganciare il mancino centrale. Rari e poco ficcanti i break rossoneri. Al 18' Musacchio sfiora appena con la tempia sul traversone a rientrare di Suso, che al 22' prova lo scavetto per Conti, anticipato da Gollini in uscita. Nulla da fare nemmeno per la botta secca da fuori (alta) di Rodriguez e per il destro dalla distanza del turco servito da Kessie (35'). Al 40' deve tuffarsi di nuovo per dire di no al sinistro di Ilicic, servito da Gomez; nemmeno 60 secondi e Pasalic ci prova con un tacco pretenzioso che s'impenna (preda di Donnarumma) sul corner dello sloveno da sinistra. Nella ripresa Pioli lascia fuori Rodriguez a favore di Calabria e Castagne a momenti bissa, calciando al volo (5') appena sopra la traversa sul cross di Gosens di esterno. La difesa milanista fa acqua e sul contrasto vinto con Conti è Malinovskyi a infilarsi tra lui e Musacchio (7') sparando a lato dal limite col destro, non certo il piede preferito. Al 14' l'ucraino mette in mezzo dal lato corto, girata di Ilicic e deviazione di Bonaventuta in fallo di fondo non vista dalla terna. Il Milan finisce comunque stordito dall'uno-due dei locali, inserendo vanamente Piatek per Bonaventura tra un gol e l'altro: Pasalic spunta sul tiro-cross di Gosens col destro per l'allungo vincente davanti al vertice sinistro dell'area piccola e in seguito serve col filtrante Ilicic, che si smarca trafiggendo Donnarumma di destro dall'area con una botta a mezz'altezza sul palo lontano. Al 27' cala anche il poker, ancora con il numero 72 che su schema da punizione a due (conquistata in proprio, fallo di Romagnoli) con Gomez avanza oltre la trequarti destra e da 25 metri scaglia una bomba morbidissima a scendere sotto l'incrocio opposto. Al 36', dopo la standing ovation concessa al doppiettista (entra Muriel), potrebbe essere schiaffo a cinque dita, non fosse per il doppio salvataggio di Donnarumma di piede e Calabria di testa per opporsi Castagne (piede e fronte piena sul tap in), liberato dallo scatenato Gosens. La manita arriva lo stesso col colombiano, che al 38' evita anche Donnarumma, uscito intempestivamente fuori area su un rilancio difensivo ma perdente nel dribbling col numero 9 di casa. Poco dopo potrebbe esserci il sesto sull'asse Djimsiti-Gosens, ma stavolta Donnarumma fa il suo; nel finale ci prova Kessie girandosi sul sinistro sull'angolo da sinistra di Calhanoglu, ma la difesa si rifugia di nuovo in corner.

 

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