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Totti: Spalletti, se non battiamo Genoa altro che festa

Totti: Spalletti, se non battiamo Genoa altro che festa

Tecnico Roma: N.10 giocherà pezzo gara. Futuro? Parlerò con club

ROMA, 27 maggio 2017, 18:42

Redazione ANSA

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Totti: Spalletti, se non battiamo Genoa altro che festa - RIPRODUZIONE RISERVATA

Totti: Spalletti, se non battiamo Genoa altro che festa - RIPRODUZIONE RISERVATA
Totti: Spalletti, se non battiamo Genoa altro che festa - RIPRODUZIONE RISERVATA

 L'addio di Totti, poi quello di Spalletti. Il copione di Roma-Genoa appare già scritto, ma proprio il tecnico teme brutte sorprese dal finale di una stagione che i giallorossi devono assolutamente chiudere al secondo posto. "In questa partita c'è tutto quello che stiamo cercando da un anno. Non dobbiamo perdere di vista l'obiettivo primario, siamo a un passo dal traguardo e non vogliamo sbagliare - sottolinea il toscano alla vigilia -. I tre punti sono fondamentali per far venire bene questa festa, perché sennò la festa ce la fanno gli altri...". Insomma, prima il risultato del campo, poi il Totti-day. "Francesco giocherà un bel pezzo di partita, quello più importante secondo me" assicura Spalletti, che sulle scelte professionali del n.10 si limita a ricordare: "C'è da vedere quello che sarà il suo sentimento, che cosa gli dice di fare perché effettivamente ancora si deve esprimere. Vorrei sentirlo contento della decisone da prendere per il suo futuro". Futuro che anche Spalletti deve chiarire. "Prima bisogna arrivare in fondo. Se confermo che l'Inter sarebbe eventualmente la piazza prescelta? Io confermo che tento di fare il meglio per domani. In questo momento c'è da pensare a vincere col Genoa. Il resto non conta" spiega, aggiungendo che "a Roma si può fare benissimo, basta che sia chiaro che si lavora tutti nella stessa direzione come un corpo unico. Poi gli allenatori si cambiano. Io non so se la Roma cambierà tecnico, perché poi con la società ci incontreremo in settimana". L'appuntamento è già fissato in agenda, col presidente Pallotta che sbarcherà domattina nella Capitale: "Lunedì o martedì ci vediamo per dirci due cose. Domani c'è da dare spazio alla partita e a Totti". Ascoltandolo però si ha l'impressione che il divorzio aspetti solo la ratifica: "Ho avuto la fortuna di allenare dei campioni, e se non ho vinto nessun titolo la responsabilità è mia. È vero, abbiamo perso delle partite fondamentali, ma mai preso imbarcate. E ripartire da zero tutte le volte è stata la qualità di questa squadra fortissima, che non ha mai tradito". A 'tradire' Spalletti è invece il lungo passaggio su Totti, con un incipit al miele e una coda con un pizzico di fiele. "Sono uno fortunatissimo, ho avuto la possibilità di apprezzarlo non solo in partita. L'ho visto segnare tante volte. Se penso a Francesco penso alla sua qualità, alla sua forza, alla sua personalità e al suo carattere in campo. Totti è un dono che ci è stato fatto a tutti quelli che amano questo sport. Qui gli vogliamo tutti bene, poi ogni tanto però viene usato per altri fini" le parole del toscano sul n.10, cui non risparmia una stilettata volgendo lo sguardo al passato: "Ci sono stati dei momenti in cui non ho condiviso le sue prese di posizione, ad esempio nella mia prima esperienza a Roma mi andò poco bene vederlo sempre rigorista anche dopo che ne aveva sbagliati sei di fila. È vero, lui ne ha molte di qualità, ma in qualcuna deve fare delle conoscenze più approfondite perché essere capitano e leader di una squadra vuol dire poi qualche volta donarsi agli altri". Titoli di coda, ma il lieto fine non c'è.

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