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Fifa: Uefa e Figo "occasione persa", applausi Russia

Fifa: Uefa e Figo "occasione persa", applausi Russia

Platini "orgoglioso per aver sostenuto cambiamento"

ZURIGO, 30 maggio 2015, 09:45

Redazione ANSA

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 Applausi dalla Russia, dalla Concacaf (tranne Canada e Stati Uniti), dagli 'amici storici' Africa e Asia, pollice verso dell'Uefa, della FA britannica, di leggende del calcio come Luis Figo (Diego Armando Maradona ha più volte fatto conoscere il suo pensiero in materia), mentre la Casa Bianca preferisce "non commentare": il quinto mandato alla guida della Fifa di Sepp Blatter, all'indomani dello scandalo che ha travolto i vertici della Federcalcio mondiale, per la prima volta in 17 anni trova commenti contrapposti nel governo del calcio mondiale.
    Il presidente dell'Uefa, Michel Platini, subito dopo la rielezione del 79enne Blatter si è detto "orgoglioso del fatto che la Uefa abbia difeso e sostenuto un movimento favorevole al cambiamento all'interno della Fifa". Per il n.1 del calcio europeo "cambiare è fondamentale se questa organizzazione vuole riconquistare la sua credibilità. Mi congratulo con il mio amico il principe Alì per la sua campagna elettorale ammirevole e - conclude 'Le Roi' - colgo l'occasione per ringraziare tutte le Federazioni che lo hanno sostenuto". Gli Stati Uniti hanno preferito non commentare la rielezione di Blatter, limitandosi a dire che "è una decisione che spetta alla stessa organizzazione e noi lasciamo che sia essa a prenderla", ha spiegato il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest.
    Decisamente delusi due ex candidati come Luis Figo e l'olandese Michael van Praag, presidente della Federcalcio olandese. L'ex fuoriclasse di Barcellona, Real e Inter ha espresso tutta la sua delusione per la rielezione di Blatter tramite il proprio profilo Twitter: "Oggi ha perso la Fifa, ma soprattutto ha perso il calcio e tutti coloro che lo amano. Non si può condurre la Fifa facendo piazza pulita delle più elementari regole di trasparenza, legalità e democrazia - scrive il portoghese, fino a qualche settimana fa in corsa per la presidenza prima di ritirarsi - Il signor Blatter conosceva e tollerava la corruzione. La sua rielezione dimostra che l'organizzazione Fifa è malata". Per il portoghese, se Blatter si preoccupasse realmente del calcio "dovrebbe dimettersi nei prossimi giorni".
    "Abbiamo forse perso una battaglia ma la guerra non è finita.
    Continuerò a lottare per una Fifa migliore", gli ha fatto eco il presidente della Knvb orange, anche lui candidato alla presidenza prima di ritirarsi a qualche giorno dal voto. "I fatti di questa settimana sono stati drammatici e non posso pensare come la Fifa possa riformarsi con Blatter presidente", l'affondo del capo della Football Association, Greg Dyke, il quale ha ricordato come Blatter "ha avuto 17 anni a disposizione per riformare questo mondo e non ci è riuscito".
    La rielezione di Blatter è una sconfitta che brucia, ma non è il caso di prendere decisioni controproduttive, hanno invece commentato i presidenti di due grandi federazioni anti-Blatter, quella tedesca e quella britannica. ''Adesso dobbiamo riflettere sul da farsi - le parole del presidente della Federcalcio tedesca Wolfgang Niersbach - Ma sappiamo benissimo che boicottare la Coppa del mondo non e' una soluzione''. Un parere condiviso, seppure in maniera meno decisa, dal presidente della FA inglese. Greg Dyke pensa che il problema Blatter potrebbe non durare. ''Sarei molto sorpreso se Blatter finisse il proprio quadriennio. Non dimentichiamo quanto detto dalla giustizia americana: le procedure sono solo all'inizio. L'idea che Blatter possa riformare la Fifa e' sospetta, ma penso che potrebbe essere costretto ad andarsene entro due anni.'' Di tutt'altro tenore le dichiarazioni della Federcalcio russa e del comitato organizzatore dei mondiali del 2018: "Blatter - ha detto il presidente dell'Unione calcistica russa, Nikolai Tolstikh - capisce i problemi e le sfide del tempo e sa su quale strada si deve sviluppare il calcio". Il direttore generale del comitato organizzatore della Coppa del Mondo 2018, Alexiei Sorokin, ha invece ricordato come la "Fifa ha raggiunto alte vette sotto la direzione" di Blatter.
    ''Il principe Alì e' stato molto bravo. Ottenere 73 voti e' un buon risultato. Ma Blatter e' Blatter'', è stato il commento a caldo del segretario generale della Fifa, Jerome Valcke, per nulla sorpreso del fatto che gli scandali non abbiano influito in modo determinante sul voto: ''non dimentichiamo che la Fifa e' la parte lesa''. 
   

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