"Se vince il Sì posso fare al massimo un altro giro. La gittata di questa riforma è molto più ampia. Cosa faccio io non interessa ai cittadini". Lo dice il premier Matteo Renzi a Repubblica tv. "Non ho cambiato idea sul fatto che se vince il No ci sono sempre i soliti che ritornano tutte le volte: i 'signori rieccolo'". Chi è per il No dovrebbe pensare qual è la proposta alternativa. Il semipresidenzialismo di Berlusconi?", aggiunge. "Questo treno nei prossimi venti anni non avrà modo di ripartire". "Voglio che sia chiaro - ha detto ancora - chi vuole bloccare la Casta ha in mano una matita domenica. Se poi gli italiani dicono no, preparo i pop corn per vedere in tv i dibattiti sulla Casta".
"Prendo un impegno morale - ha detto il premier - di non considerare i voti al referendum in termini politici, per gli uni o per gli altri. Sono voti per il Sì e per il No". "Il 5 dicembre c'è comunque un'altra stagione che si deve aprire", aggiunge. "Questa occasione non ricapita per i prossimi 20 anni, la volete buttar via? Uno può dire: Renzi non ti sopporto. Bene. Ma non si vota su chissà quali modifiche, qui si vota sulla riduzione della burocrazia", sottolinea.
"Gli italiani devono votare pensando al Cnel - ha ribadito Renzi - e non al Financial Times" che ha ipotizzato il fallimento di 8 banche in caso di vittoria del No. "Io non gioco la carta della paura, del terrorismo psicologico. Il Paese deve essere messo in condizioni di votare col cervello". "Grillo ha detto di votare con la pancia, secondo me una cosa enorme: ha paura che se la gente guarda, vede e studia vota Sì, io dico votate chi vi pare ma votate col cervello", aggiunge.
"La questione bancaria - ha sottolineato ancora - sarà affrontata come ovvio dopo il referendum. L'Italia è un Paese solido, affronteremo quello che c'è da affrontare", dice ancora il premier e, a chi lo incalza su Mps, Renzi si limita a rispondere: "Lei pensa ai mercati finanziari internazionali, io penso ai mercati rionali di Rignano. Lunedì il Paese avrà comunque un futuro davanti a sé, io spero che ce lo abbia più semplice".
"Che un voto così importante abbia conseguenze anche sul governo è evidente ma non ho difficoltà a riconoscere che io valgo molto meno del referendum. Domenica non si vota su Matteo Renzi, che ci siano delle conseguenze è un altro film, che siano quelle dell'Economist o altre, non sta a me dirlo". Lo ribadisce il premier Matteo Renzi a Repubblica tv. "Ho le idee molto chiare su cosa faccio dopo, ma non ne discuto perché il mio obiettivo è far discutere nel merito. L'errore più grande sarebbe mettermi qui e discutere ancora del mio futuro", aggiunge.