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I sopravvissuti del rave a Cipro per curarsi l'anima

I sopravvissuti del rave a Cipro per curarsi l'anima

1.200 giovani si immergono nella natura per scacciare l'inferno

TEL AVIV, 11 novembre 2023, 23:13

dell'inviata Silvana Logozzo

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Il rave nel deserto del Negev dopo l 'assalto © ANSA/AFP

Il rave nel deserto del Negev dopo l 'assalto © ANSA/AFP
Il rave nel deserto del Negev dopo l 'assalto © ANSA/AFP

Feriti per sempre, ma la loro anima si può salvare. Per i sopravvissuti del rave nel deserto del Negev, dove il 7 ottobre sono state uccise circa 260 persone, è partito un progetto di volontariato con medici esperti di traumi acuti, psicoterapeuti, specializzati in benessere e salute mentale. E l'accoglienza gratuita al Secret forest, un resort di proprietà di un israeliano che ospita gli scampati nel cuore della foresta sulle montagne sopra Pahos, nella parte greca di Cipro.
    Al progetto si sono iscritti in 1200, i primi 53 sono partiti per l'isola intorno al 20 ottobre. Le foto li mostrano seduti in cerchio, mentre condividono i racconti con i terapisti. Sono soprattutto giovani donne e uomini. Intorno, la natura pacifica dell'isola. Hanno vissuto il terrore di essere braccati dai terroristi, l'orrore dei ragazzi falciati come birilli, decine di cadaveri insanguinati per terra, il miracolo di essere vivi mentre gli amici non ci sono più. Perché morti o rapiti. Per lenire lo shock e dare una direzione al loro dolore, sono stati allestiti laboratori di dialogo, musica, trattamenti in acqua, agopuntura, shiatsu, yoga, pilates, massaggi. Il ritiro nella foresta serve a scardinare il meccanismo della paura e dell'immobilità dentro il trauma.
    "Non immaginavamo quale risposta ci sarebbe stata al nostro progetto", ha raccontato Yoni Kahana, il proprietario del resort. "Nel giro di poche ore da quando abbiamo offerto il nostro posto ai sopravvissuti del blood party, oltre 1.200 persone si sono iscritte al programma". Il centro progetti Maor Arieli spiega la grande disponibilità al supporto degli psicoterapeuti: "Per il bene dei sopravvissuti e per comprendere le loro esigenze, abbiamo reclutato un team di professionisti altamente qualificati. Hanno accettato immediatamente di aiutare in questa importante causa". Come dire, sostenere una generazione di ragazzi a salvarsi l'anima dal mostro dei ricordi. "Alla Secret forest c'è un'utopia che tutti noi vorremmo esistesse in Israele in questo momento", ha detto Yoni Kahana. E guardando le immagini del luogo sul sito del resort si capisce perché: una foresta verdissima, mandorli, gli aranci in piena fioritura, fiumi, sorgenti termali, l'atmosfera magica del vicino villaggio di Miliou, dove vivono solo 50 persone, la cascata, un'enorme laguna e giù giù in fondo una spiaggia d'oro.
    Nella pubblicità sul sito del complesso turistico l'offerta porta a riflettere: "Qui siete invitati a rilassarvi, a staccarvi dall'intensità della vita... acquisite una nuova consapevolezza che vi permetterà di coltivare il desiderio e l'amore per la vita". I ragazzi del Nova Festival partiti per Cipro stanno dimostrando che l'amore per la vita è stato duramente intaccato, ma non cancellato del tutto.
   

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