Hamas ha perso il controllo del nord di Gaza. L'annuncio è arrivato dall'esercito israeliano mercoledì sera al termine di un'ennesima giornata di conflitto durissimo con i miliziani della Striscia. "I palestinesi stanno andando via dal nord perché hanno capito che Hamas lì ha perso il controllo e che il sud è più sicuro", ha riferito il portavoce militare Daniel Hagari aggiungendo che al sud "c'è una zona più sicura rifornita di medicine, di acqua e di cibo".
Le operazioni militari israeliane hanno continuato a insistere sui tunnel di Hamas, anche con la caccia ai leader della fazione jihadista. Mercoledì è stata la volta di Mohsen Abu Zina, capo della produzione di armi di Hamas, un ruolo importante nella gerarchia militare dell'organizzazione. Era "un esperto nello sviluppo di armi strategiche e dei razzi utilizzati dai terroristi", ha fatto sapere il portavoce militare annunciandone la morte. In pratica l'arsenale militare che la fazione ha accumulato negli anni, compresi i missili anti tank usati contro le truppe israeliane. Dall'avvio delle operazioni sono stati oltre 130 gli imbocchi di tunnel distrutti dall'esercito dentro l'enclave palestinese.
In molti di questi casi i soldati - ha spiegato il portavoce militare - hanno trovato accanto agli imbocchi strutture con batterie d'auto che si ritiene fossero collegate al sistema di filtraggio dell'aria. A fare la parte del leone in questa minuziosa ricognizione sono i reparti dei genieri combattenti incaricati di identificare gli ingressi di una rete sotterranea che si estende per circa 500 chilometri.
A martellare i miliziani di Hamas, oltre ai raid aerei, ci sono anche i battaglioni di artiglieria che colpiscono dal bordo della Striscia, su indicazioni delle truppe sul campo. Uno di questi bombardamenti ha distrutto la moschea Khaled Ben al-Walid, uno dei simboli della città di Khan Yunes, a sud di Gaza. L'edificio si trovava in un campo profughi ma al momento dell'attacco era vuoto. Israele ha poi accusato ancora una volta Hamas di sfruttare "le ambulanze, gli ospedali, le cliniche, le moschee e le scuole a fini terroristici". Inoltre, secondo l'Idf, i miliziani "usano le ambulanze per trasferire armi e operativi dentro la Striscia", così come strutture civili e i civili stessi "come scudi umani".
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