/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Fra i morti del mercato di Nusseirat a Gaza - IL REPORTAGE

Fra i morti del mercato di Nusseirat a Gaza - IL REPORTAGE

Molti profughi tornano a nord: 'Tanto qui bombardano lo stesso'

KHAN YOUNES, 25 ottobre 2023, 16:33

di Sami al-Ajrami

ANSACheck

Strade sconvolte, automobili sempre più rare, il terrore negli occhi dei passanti. Così appare il mercato di Nusseirat - la 'capitale' del settore centrale di Gaza - poco dopo l'ennesimo raid israeliano. Le prime squadre di soccorso sono ancora impegnate a cercare superstiti fra le macerie quando nella strada principale sfreccia un'ambulanza. E' diretta ad ovest, verso il campo profughi, dove nello stesso momento è in corso un altro bombardamento. In questi giorni nella Striscia si rischia la vita anche per fare la spesa al mercato. "Nell'aria - dicono gli ultimi commercianti - c'è odore di morte".

Video Israele, donna liberata da Hamas stringe la mano al miliziano e gli dice: 'Shalom'

 




    Ai bordi della strada il supermarket Abu Dallal - il più grande di Gaza - appare in rovina. Il bombardamento è terminato da poco, lasciando una scia di distruzione. Dietro la struttura c'era l'abitazione privata della famiglia Abu Dallal, sventrata da una bomba. I muri sono pericolanti ma i vicini si affannano a scavare a mani nude fra le macerie nel tentativo di salvare qualcuno. Il ministero della Sanità di Hamas ha fatto sapere che a Nusseirat ci sono stati "numerosi morti e feriti". Altre 18 vittime, nelle stesse ore, si sono avute nelle vicine località di Deir el-Ballah e di Rafah. Mentre in serata, a Tel Aviv, il portavoce militare ha affermato che a Nusseirat è stato eliminato "il vice comandante di un battaglione di Hamas coinvolto nella strage al kibbutz di Beeri del 7 ottobre".

Video Israele, ostaggio liberato da Hamas: 'Ho attraversato l'inferno'

 

 

    Lungo strade sconnesse e accidentate i morti ed i feriti vengono trasportati all'ospedale Shuhada di Khan Yunes, ormai al collasso. L'ospedale funziona con le ultime scorte di combustibile, che è costretto a dosare. Con una media giornaliera di decine, centinaia di morti, i corpi sono allineati ormai nel parcheggio, avvolti in sudari. La richiesta alle famiglie è di prelevarli il più presto possibile per l'inumazione.

    Di fronte a queste immagini traumatiche molte famiglie - giunte una settimana fa dal nord della Striscia dopo che Israele aveva assicurato che in quest'area sarebbero state in condizioni di sicurezza e sostenute da aiuti umanitari - hanno deciso oggi di percorrere l'itinerario inverso e tornare a nord. "Meglio tornare a casa nostra - dicono - anche se dovremo essere ancora bombardati. Meglio là, anche in una casa danneggiata, che non qua come profughi".

 

Video Israele, Macron: 'La coalizione anti-Isis combatta anche Hamas'

 




    Anche oggi dal valico di Rafah sono entrati 20 camion con aiuti umanitari. Ma sono quantità irrisorie di fronte alle necessità di centinaia di migliaia di sfollati. Il carico era di medicinali, acqua e cibo. In pratica ai profughi non è arrivato nulla, gli aiuti sono stati distribuiti solo agli ospedali. In particolare c'è bisogno di combustibile e di farina, per distribuire pane alla popolazione. In tutto il settore centrale di Gaza sono ancora in funzione solo due fornai. All'ingresso si vedono costantemente code lunghissime, mentre altri sfollati vagano per le strade con taniche gialle ed azzurre nella speranza di recuperare anche qualche goccio di acqua potabile.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza