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Elezioni regionali 2015, i risultati definitivi: finisce 5 a 2 per il Pd. La Liguria va a Toti, la Campania a De Luca. Renzi: "Bene il voto"

Affluenza al 52,2%. Alle comunali 64%. Avanzano Lega e Cinquestelle

Redazione ANSA

Il Pd soffre, più del previsto, ma alla fine ottiene quel 5 a 2 che in nottata il vice segretario Lorenzo Guerini ha definito un "importante risultato". Ma la vittoria di Forza Italia in Liguria brucia e sotto accusa vanno le divisioni di quella che Matteo Renzi in campagna ha più volte definito la "sinistra masochista". La Lega, dopo la campagna a tappeto del leader Matteo Salvini, ottiene una buona affermazione, soprattutto al centro e il leader del Carroccio mette una seria opa sulla guida del centrodestra. Ma, si 'consola' Silvio Berlusconi: quell'area ha bisogno di essere unita per vincere, come avvenuto in Liguria con Giovanni Toti. Bene anche il Movimento cinque stelle che in tutta Italia si stanzia sul 20% con punte in alcune zone come Genova, dove la più giovane candidata governatrice, Alice Salvatore, sfiora un sorprendente 25%, staccata solo di tre punti dalla candidata Pd Lella Paita. I pentastellati sono addirittura il primo partito in tre regioni.

Uno dei dai emblematici è la bassa affluenza alle urne: si è recato ai seggi solo il 52,2% degli italiani nelle sette regioni in cui si votava, quasi 12 punti in meno rispetto al 64,1% delle precedenti consultazione omologhe a quelle di ieri.

Renzi: voto positivo, avanti con determinazione - "Il risultato del voto è molto positivo, andiamo avanti dunque con ancora maggiore determinazione nel processo del rinnovamento del partito e di cambiamento del paese". Così il premier Matteo Renzi, di rientro da Herat.

LA CONFERENZA STAMPA DEL PD

 "Siamo soddisfatti - ha commentato Debora Serracchiani - del lavoro fatto in questi mesi: il risultato delle regionali ci colloca con chiarezza e determinazione nella prospettiva del 2018, ancora più determinati a portare avanti il processo delle riforme, che è stato supportato da un chiaro risultato sia a queste elezioni che alle precedenti". La Serracchiani ha parlato di una "vittoria netta e chiara". "Non sottovalutiamo  - ha detto il presidente Pd Matteo Orfini - il risultato della Liguria, che è figlio di una scelta irresponsabile della sinistra che oggi festeggia una vittoria della destra". Il risultato ligure, afferma Debora Serracchiani, "ovviamente ci amareggia".

Il nodo De Luca - "De Luca era candidabile, eleggibile e insediabile e seguirà questo percorso. Dopodiché c'è una legge che assegna competenza agli organi di governo. Ma la legge non parla di decadenza eventualmente di sospensione". Lo dice Lorenzo Guerini. A chi gli chiede se c'è la possibilità che si torni al voto in Campania risponde secco: "No". Stessa risposta a chi gli chiede se ci sia l'ipotesi che il governo cambi la Severino dopo l'elezione di De Luca.

I risultati

Per cinque regioni la vittoria è sembrata netta già dalle prime proiezioni: in Toscana, Puglia e Marche fa il pieno di voti il centrosinistra. In Veneto il leghista Luca Zaia 'doppia' Alessandra Moretti del Pd e lascia molto più indietro il fuoriuscito Flavio Tosi.

La sorpresa arriva però dalla Liguria dove il consigliere politico di Silvio Berlusconi, Giovanni Toti, vince con il 34,4%, seguito ad una certa distanza dalla Dem Raffaella Paita con la M5S Alice Salvatore terza e Luca Pastorino, candidato della sinistra, quarto. Con il Pd che, come lo stesso premier Matteo Renzi aveva avvertito nei suoi comizi, paga la prima vera scissione a sinistra. "Il cinico disegno di Cofferati, Civati, Pastorino si realizza compiutamente", ha commentato la candidata del Pd Raffaella Paita.

 

In Umbria vittoria per Catiuscia Marini (centrosinsitra) anche se nelle prime proiezioni sembrava che potesse aprirsi una chance per il candidato di centrodestra Claudio Ricci.

In Campania, dopo un testa a testa che lo ha visto, comunque, sempre in testa anche se di misura si afferma il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca primo (al 39,9% contro il 38% di Stefano Caldoro), superando di fatto anche la 'black list' stilata dalla presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi e ultimo pomo della discordia all'interno del Pd. In Puglia la vittoria scontata per Michele Emiliano il nuovo governatore e tra i primi a salutarlo il presidente uscente Nichi Vendola: "Complimenti sinceri affettuosi Emiliano per una vittoria così netta, forte, e auguri calorosi di buon lavoro, un lavoro che sarà durissimo, di una complessità incredibile". 

IL PUNTO DALLE VARIE REGIONI:

- Veneto -

- Liguria -

- Marche -

- Toscana -

- Umbria -

- Campania -

- Puglia -

"Chiedo le scuse al mio partito, ritengo di aver diritto ad un risarcimento". Lo ha detto intervenendo a Piazza Pulita il presidente della Commissione Antimafia Rosi Bindi parlando delle accuse mossegli dopo la pubblicazione della lista degli "impresentabili". "Ho combattuto molte battaglie ma sempre a viso aperto. Su De Luca ha sbagliato il mio partito a reagire in quel modo".

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