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Mattarella: dalle bordate di Casini nel '93 al sì di Napolitano

Critiche e riconoscimenti in 20 anni di vita politica

Uomo schivo ma dalle precise prese di posizione, Sergio Mattarella non si è mai lanciato in botta e risposta con gli avversari del momento. Ma in alcuni passaggio chiave della politica degli ultimi 20 anni ha assunto decisioni che - come emerge dagli archivi dell'ANSA - hanno sollevato anche polemiche e dibattito. Nel 1993, in piena Tangentopoli, Mattarella è uno dei promotori del rinnovamento della Dc. All'Assemblea Costituente Dc, tiene il 26 luglio 1993 una relazione sul rinnovamento e sulla questione morale. La risposta è una nota durissima di Pier Ferdinando Casini e Clemente Mastella: "E' inaccettabile il tono manicheo, inquisitorio e arrogante di Mattarella". "E' una cosa così bassa che non merita risposta" replica lui. Dopo pochi giorni, il 7 agosto, arriva una richiesta di autorizzazione a procedere contro Mattarella per finanziamento illecito (poi finita nel nulla): "Credo fermamente che ogni comportamento illegittimo sia estraneo per natura ed educazione di Sergio Mattarella", lo difende Leopoldo Elia.
    Nel marzo 1999, da vice premier nel governo D'Alema, Mattarella difende in Parlamento l'intervento militare in Kosovo con la Nato, scatenando l'ira del Prc: "Dal vice presidente del Consiglio abbiamo sentito in Aula un cumulo di fandonie" tuona Giovanni Russo Spena il 24 marzo 1999.
    Dopo le elezioni europee del giugno 1999, Mattarella si batte con vigore in sede Ppe, contro l'ingresso di Fi, suscitando critiche degli "azzurri". "Mattarella faccia un bagno di umiltà", dice Enrico La Loggia il 6 giugno.
    Dopo due mesi il governo vara la legge sulla par condicio, difesa da Mattarella dalle critiche di FI. "Perseverando nell'errore il vicepresidente del Consiglio perde anche il senso del pudore'', lo attacca Beppe Pisanu il 9 agosto 1999.
    Nel 2005 i Ds tentano di convincerlo, senza successo, a candidarsi Governatore per la Sicilia. Emanuele Macaluso spende per lui parole lusinghiere: "Mattarella potrebbe incarnare al tempo stesso un'immagine di svolta e la capacita' di interpretarla''. Quando negli ultimi giorni è emerso il suo nome come possibile candidato per il Quirinale, i commenti sono stati quasi sempre positivi. "Se deve essere uomo di alta caratura morale e istituzionale io indicherei Sergio Mattarella", ha suggerito il 21 gennaio il Segretario di Idv Ignazio Messina.
    "Se propongono un nome come Mattarella, secondo me tutti lo votano. Del resto come fai a dire di no a uno come Mattarella?", ha detto Massimo Cacciari ospite di Human Factor, il 23 gennaio.
    E quando il suo nome, mercoledì si è consolidato, anche dalla sinistra Pd è giunto l'apprezzamento: "Avrebbe tutte le caratteristiche per unire", ha sostenuto Stefano Fassina.
    Anche chi non lo voterà per ragioni di accordo politico, sottolinea la figura positiva di Mattarella. Silvio Berlusconi esprime "rispetto" e Angelino Alfano parla di "persona degnissima". Non mancano i dissensi come quello di Roberto Maroni ("è grigio") o di Antonio Ingroia ("la sua candidatura risponde a logiche di palazzo"), compensate dalla benedizione di Napolitano: Sergio Mattarella è "una persona di assoluta lealtà, correttezza, coerenza democratica e alta sensibilità costituzionale".

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