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Fase 2: da Ibm cinque principi contro abusi domestici

Tra questi garantire privacy e rendere tecnologia più intuitiva

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 29 MAG - Da Ibm cinque principi di progettazione tecnologica per combattere gli abusi domestici, un problema pervasivo che riguarda sia le economie più sviluppate che quelle più povere. Si stima che negli Usa una donna su tre abbia subito violenza fisica da un partner intimo. Nell'Africa sub-sahariana si ritiene che la violenza da parte di un compagno sia realtà per il 65% delle donne. Per quanto riguarda l'Europa la stima è del 22%. Un recente rapporto delle Nazioni Unite evidenzia una tendenza all'aumento degli abusi domestici, come conseguenza del lockdown dovuto all'emergenza Covid-19. In questo contesto Ibm osserva come anche la tecnologia, che pure si è rivelata preziosissima, possa essere usata per scopi malevoli. L'azienda propone quindi cinque principi di progettazione volti a combattere una nuova tipologia diabuso domestico: il controllo coercitivo facilitato dalla tecnologia.
    1) Promuovere la diversità, avendo un team di progettazione diversificato per ampliare la comprensione delle abitudini degli utenti; 2) Garantire privacy e scelta, consentendo agli utenti di prendere decisioni consapevoli circa le impostazioni sulla privacy, facendo in modo che tali impostazioni siano semplici da capire e configurare; 3) Impedire il gaslighting, attraverso tecnologie trasparenti che rendano evidente chi ha fatto cosa e quando; 4) Potenziamento sicurezza e dati, attraverso prodotti sicuri, raccogliendo e condividendo solo i dati necessari, limitando il rischio di un uso malevolo; 5) Rendere la tecnologia più intuitiva, così da ridurre il rischio di abusatori che sfruttano la maggiore sicurezza tecnica contro una vittima spesso meno consapevole.(ANSA).
   

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