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francia - Parigi raccomanda inizio giugno per ripresa funzioni religiose

francia - Parigi raccomanda inizio giugno per ripresa funzioni religiose

22 maggio

PARIGI, 14 giugno 2020, 20:58

Redazione ANSA

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Parigi raccomanda inizio giugno per ripresa funzioni religiose © ANSA/EPA

Parigi raccomanda inizio giugno per ripresa funzioni religiose © ANSA/EPA
Parigi raccomanda inizio giugno per ripresa funzioni religiose © ANSA/EPA

Vertice a Parigi tra l'attuale amministrazione del presidente Emmanuel Macron e i principali responsabili religiosi per fare il punto, tra l'altro, sulla questione delle messe e della altre funzioni religiose durante la fase 2 della lotta al coronavirus.
    Nel corso della riunione presieduta dal ministro dell'Interno, Christophe Castaner, quest'ultimo ha raccomandato agli alti dignitari religiosi di attendere inizio giugno per una ripresa delle funzioni. Una raccomandazione che verrà inclusa in un apposito decreto in arrivo, anche se quello del governo è soltanto un parere, perché a questo punto sono gli stessi dignitari religiosi ad avere l'ultima parola sul calendario di apertura delle rispettive chiese, moschee, sinagoghe. Due giorni fa il Consiglio di Stato ha infatti ordinato al premier, Edouard Philippe, di revocare il divieto "generale e assoluto" di riunione nei luoghi di culto.
    In pieno Ramadan, le autorità religiose musulmane hanno chiesto ai fedeli di evitare "grandi assembramenti" per la fine del mese santo dell'Islam. La ricorrenza islamica cade nel mezzo di un weekend, quello del ponte dell'Ascensione, che da ieri a lunedì vedrà partire migliaia di francesi e considerato a rischio nella Francia che ha riaperto da 10 giorni dopo il lockdown.
    Il clima estivo e la voglia di evadere dopo il confinamento preoccupano le autorità, insieme con la riapertura della quasi totalità delle spiagge. Ritenendo "sproporzionato" il divieto di celebrazioni religiose in pubblico, il Consiglio di Stato ha di fatto reso nuovamente possibile radunarsi in chiese, sinagoghe e moschee. Per questo, la Grande Moschea di Parigi ha diffuso un comunicato con il quale - conscia della responsabilità sanitaria in un momento così delicato - richiama l'attenzione sulla situazione "ancora fragile" legata al nemico invisibile e definisce "irrealistico per il momento pensare a riunirsi per la preghiera dell'Aïd El-Fitr, domani e dopodomani, soprattutto nelle regioni più a rischio". La prima fra tutte resta proprio l'Ile-de-France, che comprende anche Parigi

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