La pandemia ha reso gli americani tutti più trascurati, e la minore attenzione all'aspetto fisico ha fatto calare le vendite di trucchi e profumi. Un colpo per l'industria della bellezza che negli Stati Uniti rispetto all'anno scorso nello stesso periodo ha registrato un calo del 22% nel settore del make up e del 13% in quello dei profumi. Lo rivela un rapporto di Npd Group, agenzia specializzata nella ricerca di marketing nel settore del commercio al dettaglio.
Dati che in realtà non dovrebbero troppo sorprendere visto che stando chiusi in casa l'attenzione si è spostata su altre necessità e la vanità è passata in secondo piano. A cosa serve farsi belle o belli, se poi si resta chiusi tra le pareti domestiche e non si esce neanche per andare al lavoro? Resta la tappa al supermercato oppure la passeggiata o quel minimo di attività fisica consentita e in quei casi si bada poco al look e si pensa più al pratico. C'è inoltre un altro fattore da considerare nel calo delle vendite secondo Larissa Jensen, vice presidente di Npd Group, ed è quello legato alla distanza sociale.
"Il make up - spiega - è un'esperienza ad alto contatto, in riferimento alla prova dei prodotti) e anche se si continua a vendere online la percentuale è molto più bassa rispetto alla vendita nei negozi". Tuttavia se in generale la vendita di trucchi e profumi va male, c'è un settore invece che cavalca l'onda salutista, ed è quello della cura della pelle, molto spesso con metodi fai da te, ad esempio con maschere di bellezza fatte con prodotti naturali. Inoltre, visto che ormai la mascherina sarà un accessorio presente nella vita di tutti, alcuni colossi del make up, tra cui L'Oreal, si stanno concentrando sul trucco per gli occhi, unica parte della faccia visibile, una volta che saranno allentate le misure restrittive ed i negozi cominceranno ad aprire.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
