La gratitudine per l'eroismo di un tempo temperata dai rimpianti per i tanti troppi decessi da Covid-19 registrati in queste settimane tra i più anziani. Sono sentimenti contrastanti quelli che nel Regno Unito hanno scandito del 75esimo anniversario della Grande Vittoria: il VE Day, la giornata dei veterani dedicata al ricordo del coraggio dei soldati della Seconda guerra mondiale, alla memoria dei caduti e all'omaggio degli ultimi vecchi reduci superstiti.
Un tributo che si è accompagnato al dolore per le migliaia di morti avvenute nelle case di cura e di risposo dallo scoppio della pandemia di coronavirus. Non pochi degli eroi della guerra al nazifascismo sono caduti al cospetto del "nemico invisibile", nella definizione del premier Boris Johnson. Una strage avvenuta in parte lontano dagli ospedali, e a lungo trascurata dal conteggio ufficiale, che solo ora sta emergendo in tutta la sua drammatica vastità. Come al Royal Hospital Chelsea, l'ospizio londinese che da 300 anni accoglie ex soldati dell'esercito di Sua maestà, 47 dei quali reduci dall'epopea del 1940-45. Oggi la direzione della struttura ha comunicato che nove tra i suoi 300 ospiti - riconoscibili per le impeccabili divise, giacche rosse su pantaloni neri - sono finora morti per coronavirus. Ed è anche in loro memoria che sono stati osservati in tutto il paese - ancora immobilizzato dalle misure di lockdown - due minuti di silenzio. Nell'abbazia di Westminster Johnson ha acceso una simbolica candela, affidando ad una lettera aperta il suo messaggio. "Non possiamo rivolgere loro gli onori che vorremmo con parate e celebrazioni in strada - ha scritto il premier conservatore - Ma lasciateci, da compatrioti, essere i primi ad offrire la nostra gratitudine: non sarete mai dimenticati". La stessa gratitudine espressa dal leader dell'opposizione laburista, Keir Starmer, in un articolo sul filo-Tory Daily Telegraph. Non senza un appello che profuma di rimprovero al governo Johnson. "Dobbiamo fare di più, tutto il possibile, per proteggere i più vulnerabili, molti dei quali hanno protetto la nostra nazione - ha ricordato Starmer citando Winston Churchill - nella sua ora più buia".