Centinaia di migliaia di lettere d'auguri, la parata aerea della Raf che sorvolerà casa sua, persino un treno ribattezzato in suo onore. Più che un compleanno è una vera festa nazionale quella che saluta il 30 aprile i 100 anni del capitano Tom Moore: veterano di guerra britannico capace di vestire ancora una volta i panni dell'eroe, questa volta contro la pandemia, come ispiratore d'una raccolta fondi record per l'Nhs, la sanità pubblica d'oltremanica. Una ricorrenza attesa in tutto il Regno, e non solo, dopo l'esplosione di popolarità che ha investito "Captain Tom", in poche settimane diventato un simbolo di resistenza al coronavirus: "il nemico invisibile", come lo ha chiamato Boris Johnson dopo essere sfuggito in prima persona alle sue grinfie.
Tutto è cominciato con la sfida lanciata qualche settimana fa, quando Moore si era impegnato a compiere 100 giri del suo giardino, con l'aiuto di un deambulatore, in cambio di mille sterline da destinare al servizio sanitario nazionale. La risposta non poteva essere più strepitosa: ad oggi le donazioni, che non hanno cessato ad affluire nemmeno dopo lo stop formale all'iniziativa, hanno superato i 33 milioni di euro. E le offerte continuano. Così come la voglia del vecchio ufficiale di aiutare in ogni modo gli ospedali del suo Paese. Prima passeggiando per il suo giardino di casa, poi duettando - con il cantante Michael Ball - sulle note di "You'll Never Walk Alone".
Una cover che è immediatamente schizzata in vetta alle chart inglesi, assicurandogli un posto nel Guinness dei Primati come 'cantante' più anziano di sempre al numero 1 nelle hit. Anche il premier Johnson, nel suo primo discorso pubblico dopo la guarigione dal Covid-19, lo ha evocato quale esempio di generosità e coraggio in tempi così difficili. E già si pensa all'onorificenza da tributargli - con ogni probabilità il titolo di cavaliere dell'ex Impero britannico da parte della regina, con annesso appellativo di Sir - una volta che l'emergenza sanitaria lo consentirà. Nel frattempo fioccano gli attestati di stima e gratitudine. A cominciare dagli oltre 125mila biglietti d'auguri che gli sono stati recapitati da ogni angolo del pianeta. E che hanno inondato un'intera sala del piccolo ufficio postale di Marston Moretain, il borgo dove Moore risiede.
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