Anche i dibattiti da remoto impongono ai deputati un adeguato dress code. A maggior ragione se è il più antico parlamento al mondo a riorganizzarsi - obbligato dall'emergenza coronavirus e dalle misure di distanziamento sociale - in forma (parzialmente) telematica. Dopo l'approvazione odierna alla Camera dei Comuni, con decisione bipartisan e senza voto finale, da domani Westminster - riaperto oggi al termine di una lunga pausa pasquale estesasi per ragioni di cautela sanitaria - darà vita da domani a sedute in modalità ibrida: un numero limitato di parlamentari potrà presenziare a rotazione in aula, la maggior parte seguirà le sessioni in video-conferenza tramite la piattaforma Zoom. Ma alla vigilia è stata premura dello speaker, sir Lindsay Hoyle, succeduto a 'mr order' John Bercow, raccomandare agli onorevoli colleghi la massima cura dei dettagli per i collegamenti online: nel rispetto della forma e del decoro parlamentari, nonostante la lontananza fisica dal palazzo. "Le regole e le buone maniere della Camera verranno estese al parlamento virtuale", ha avvertito Hoyle, consapevole dello scrutinio minuzioso - da parte della stampa e dell'opinione pubblica - a cui saranno sottoposti i membri collegati in streaming da casa loro. Le raccomandazioni dello speaker non sono in effetti limitate all'abbigliamento, serio e formale come richiesto in aula; e toccano gli spazi domestici dove i parlamentari sceglieranno di collocarsi. "Per cortesia, prestate attenzione a ciò che c'è dietro di voi - l'appello di Hoyle -. Controllate i volumi nella vostra libreria e tutto quello che finirà nell'inquadratura".
In queste settimane i social sono stati inondati del resto da sberleffi e ironie sulla 'mise' indossata da alcuni politici in modalità casalinga (impagabile in pantaloncini Nigel Farage, tribuno della Brexit). Ma pure sugli sfondi involontariamente comici d'alcune interviste domestiche: da quello del ministro della Sanità conservatore Matt Hancock, con ritratto postmoderno (e poco istituzionale) della regina; a quello della nuova vice leader del Labour, Angela Rayner, intenta a criticare il governo da una stanza in cui giganteggiava un fenicottero rosa gonfiabile. Incongruenze estetiche che lo speaker spera di non veder moltiplicate su larga scala nel Parlamento digitale.