Il mondo post-virus sarà più tecnologico, più digitale. Lo dicono in tanti. Così a Skolkovo - il polo innovativo alle porte di Mosca che di fatto, con oltre 2000 start-up, è la Silicon Valley russa - si son dati da fare e hanno messo nero su bianco tutto ciò che dal campus è pronto a invadere il mercato (o chi è in dirittura di arrivo e magari ha bisogno dell'ultimo giro di finanziamenti).
Si va dal test super veloce per individuare il Covid-19 della DRD Biotech (una goccia di sangue, pronto in 5-10 minuti) alla diagnosi di polmonite attraverso i semplici raggi X, ma grazie all'uso degli algoritmi dell'intelligenza artificiale, in grado di dare una risposta accurata al 99% (il progetto è della Botkin AI). Insomma, la Russia hi-tech (che c'è) si prepara a prendere parte alla nuova corsa all'oro. E sul menù non ci sono solo soluzioni legate alla battaglia contro il virus, ma strumenti per navigare il nuovo mondo che porterà con sé.
Un altro campo è allora lo smart-working. La G-Core Labs propone ad esempio potenti soluzioni "cloud" per l'industria dell'intrattenimento e dei media, compresa la consegna "ultraveloce di qualsiasi contenuto pesante in qualsiasi parte del mondo". Se poi, una volta connessi a dovere, il punto è capire come (e quanto) lavorano i dipendenti, ci si può rivolgere alla Stakhanovets, che grazie al suo software "raccoglie informazioni sulla presenza al lavoro, lo stile di scrittura, l'uso delle applicazioni e la cronologia della navigazione" e "può estrarre istantanee dal desktop, intercettare e-mail, conversazioni audio su Skype, Lync e Viber". Una vera e propria terra promessa.
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