gb - Dallo yoga al governo, tutti in streaming. Ma è sos privacy

Dalle lezioni di yoga alle riunioni d'affari, ma anche alle chiacchiere tra amici e ora al consiglio dei ministri britannico presieduto da Boris Johnson in diretta streaming da Downing Street. E' l'auto-isolamento globale imposto dal coronavirus a decretare il successo, travolgente quanto repentino, di Zoom, la piattaforma di video-conferenza che in poche settimane da prodotto di nicchia è diventato elemento di quotidianità per milioni di persone nel mondo. Non solo uno strumento di lavoro indispensabile, in tempi di quarantena forzata, ma anche un'occasione di svago per salvaguardare quel che resta della vita sociale. Proprio come sognava il suo fondatore, il cinese Eric Yuan. "Volevo che la gente fosse felice", ha spiegato di recente Yuan citato dai media del Regno Unito, raccontando come l'idea originale gli sia venuta durante uno dei lunghi viaggi per incontrare la fidanzata d'allora, oggi sua moglie. "Odiavo viaggiare in treno per 10 ore, sognavo come risparmiare tempo", le sue parole. Folgorato da un video di Bill Gates, che esaltava "la forza trasformativa di Internet", a metà anni '90 Yuan ottiene - dopo 8 tentativi a vuoto - un visto per gli Stati Uniti. Va a vivere nella Silicon Valley e viene assunto come programmatore nella società di video-conferenze Cisco Webex. Nel 2011 si licenzia per fondare la sua azienda, che 9 anni dopo regala ogni giorno l'illusione a milioni di utenti di annullare (almeno virtualmente) le distanze spazio-temporali. Un contagio virale: lunedì 23 marzo, primo giorno di lockdown nel Regno, Zoom è stata scaricata in questo solo paese da oltre 2 milioni di nuovi utenti. Intanto le azioni di Zoom Video Communication sono schizzate da 70 a 144 dollari, portando la valutazione della società a 42 miliardi. Ma col successo e la maggiore esposizione mediatica si sono moltiplicate le polemiche e le incursioni degli hacker. Una recente indagine condotta da Vice ha rilevato come la chat di Zoom condivida i dati con Facebook senza esplicitarlo chiaramente. Mentre esperti d'intelligence britannici mettono in guardia, al pari dell'Fbi Usa, sui rischi per la privacy degli utenti denunciando la violazione di diversi account.(ANSA).