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Goggia-Moioli, l'anno record delle due regine dello sport invernale

Accoppiata oro olimpico e coppa del mondo per le due Azzurre di Bergamo

Redazione ANSA

Un 2018 da favola per Sofia Goggia e Michela Moioli, le due azzurre di Bergamo, amiche e compagne di allenamento, protagoniste dell'accoppiata da favola oro olimpico e coppa del mondo di specialità e festeggiate il 14 aprile dall'Atalanta prima del match contro l'Inter.

 

L'accoppiata nella discesa (riuscita nei 50 anni di storia della coppa del mondo a Isolde Kostner nel 2001 e 2002), non ha tolto la fame a Sofia Goggia. La bergamasca - con una delle sue solite cavalcate sfacciatamente senza paura - ha vinto infatti anche il superg, l'ultimo della stagione alle Finali di Aare. Lo ha fatto alla sua maniera, mettendo in riga non solo la tedesca Viktoria Rebensburg 2/a, ma ancora la sua grande amica/rivale Lindsey Vonn finita sul gradino più basso del podio: per l'olimpionica al terzo successo e 9/o podio stagionale, quinta vittoria in carriera con 22 podi complessivi oltre all'oro olimpico, alla coppa di discesa ed al bronzo iridato in gigante a St. Moritz: una carriera strepitosa sviluppatasi nell'arco di due sole stagioni.

Sofia Goggia: oro e' una tappa del mio percorso - VIDEO

Ma il senso di questa nuova strepitosa vittoria in superG e del 2/o posto di ieri in discesa che le è valso la coppa di cristallo non si conclude qui: si è trattato infatti di due gare test su una nuova pista nella località che nel febbraio 2019, tra meno di un anno, ospiterà i Mondiali. Con questa pista Sofia ha dunque già un ben augurante feeling. E' esattamente quel che era successo nelle due gare veloci di test preolimpico in Corea dove ottenne i suoi due primi successi e vincendo poi l'oro in discesa, impresa riuscita per l'Italia a Zeno Colo' a Oslo nel '52, prima che arrivasse una ragazza di Bergamo, gambe potenti e velocita' da folle.

 

'Da Bergamo con amore', come si legge sul profilo Instagram, arriva anche Michela Moioli, oro olimpico nello snowboardcross a PyeongChang e capace di vincere due volte la Coppa del Mondo nel giro di un'ora. Per niente appagata dall'oro olimpico, la 22enne lombarda si e' dimostrata ancora una volta la piu' forte sulla tavola, per tecnica e carattere, conquistando il traguardo al secondo match point, una finale bis resa necessaria da un ricorso delle francesi accolto quando gia' stava salendo sul podio per festeggiare il titolo. Dal gelo di PyeongChang a quello di Mosca, dalla medaglia piu' lucente alla coppa piu' brillante, Michela Moioli ha conservato l'istinto della vincente che l'avevano portata sul tetto del mondo gia' nel 2016. Da favorita si era presentata ai Giochi e non ha fallito, da favorita e' tornata in coppa dopo l'avverato sogno olimpico e ha completato un'opera che a forza di podi e vittorie era quasi completata. 

 

Giochi, Michela Moioli: 'volevo solo l'oro' - VIDEO

Lontana dal cliche' dello snowboarder tutto eccessi (raccontano che vada a letto dopo cena...), l'atleta del Gruppo Sportivo Esercito dopo la delusione di quattro anni fa ha ripreso in mano la tavola e si e' costruita con fatica e passione la stagione perfetta. In coppa del mondo ha fatto miracoli ottenendo il grande traguardo era l'Olimpiade. Tutti la davano tra le favorite, se non la favorita in assoluto. Non ha deluso, ma soprattutto per accontentare se stessa, avendo posto tale obiettivo al top delle proprie aspettative e speranze. Cosi' oggi esulta la sua Bergamo, terra di campioni senza tempo come Gimondi e Facchetti o di piccoli grandi fenomeni di provincia come l'Atalanta di Gasperini. Aveva sette anni quando lascio' gli sci per la tavola, un suggerimento della mamma Fiorella, che certo ci vedeva lungo

 

E la Goggia dopo lrivela il segreto della Moioli - Un anello portafortuna, con brillantini tricolori, trovato sotto terra in un campo vicino casa. E' il portafortuna di Michela Moioli, oro nello snowboardcross ai Giochi Olimpici di Pyeongchang. Dopo il successo olimpico l'azzurra ha scavato una buca in fondo alla pista del Phoenix snow park e lo ha sepolto li'. A rivelare l'aneddoto e' stata l'amica e compagna di allenamenti Sofia Goggia. "Prima di Garmish stavo attraversando un periodo difficile, avevo male al ginocchio. Sono tornata a casa e sono uscita per un sushi con Michela a Bergamo, per una chiacchierata precoreana. Mi ha raccontato quest'aneddoto, ma soprattutto ho avvertito in lei una presenza pazzesca, ha detto certe cose che mi hanno colpito. Michi se lo sentiva che avrebbe vinto e quell'anello era un segno del destino".

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