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Cameron, Farage, Putin, Obama: reazioni

I pareri e gli scenari futuri nella voce do ognuno di loro

Redazione ANSA

La Gran Bretagna decide di uscire dall'Europa e piovono le reazioni dei leader e rappresentanti politici e istituzionali di tutto il mondo. Da Putin a Obama, passando per il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, fino al premier Matteo Renzi, ognuno esprime il proprio parere e getta uno sguardo agli scenari futuri. Ecco cosa hanno detto:

David Cameron: "Io farò il possibile, come primo ministro, per pilotare la nave nei prossimi settimane e mesi. Ma non penso che sia giusto per me cercare di essere il capitano che guida il nostro Paese verso la sua prossima destinazione".

Nigel Farage: "E' la vittoria della gente comune contro le grandi banche, il grande business e i grandi politici".

Sadiq Khan, sindaco di Londra: "Siete i benvenuti qui, Londra continuerà ad essere prospera e aperta agli investitori e al business".

Boris Johnson: "Sono dispiaciuto per le dimissioni di David Cameron da premier, lo considero uno straordinario politico".

Jean Claude Juncker, presidente della Commissione europea: "Non è l'inizio della fine dell'Unione europea". 

Christine Lagarde, Fmi: "Prendiamo atto della decisione del popolo britannico. Chiediamo alle autorita' nel Regno Unito e in Europa a lavorare in maniera collaborativa per assicurare una transizione morbida verso nuove relazioni economiche".

Vladimir Putin: ""Il risultato del referendum in Gran Bretagna avrà senz'altro conseguenze per il mondo e per la Russia".

Barack Obama: "Auspico che i negoziati che si apriranno tra Regno Unito e Unione europea assicurino stabilita', sicurezza, prosperità per l'Europa, la Gran Bretagna, l'Irlanda del Nord e per tutto il mondo. Avrei preferito un risultato differente, ma rispetto pienamente la decisione presa".

Angela Merkel, cancelliera tedesca:  "E' un taglio netto" per l'Europa, ma ora serve un'analisi calma e composta dell'esito del referendum".

Donald Trump: "E' una grande notizia che i britannici si siano ripresi il loro Paese".

Geert Wilders, leader degli euroscettici olandesi: "Hurrah per i britannici. Ora è il nostro turno. E' tempo per un referendum olandese".

Nicola Srturgeon, first minister di Edimburgo: "Faro' tutto il possibile perche' la Scozia resti nell'Unione Europea e nel mercato unico".

Donald Tusk, presidente del Consiglio Ue: "Non c'è modo di prevedere tutte le conseguenze politiche.  L'unione europea è determinata a mantenere l'unità a 27".

Wolfgang Schaeuble, ministro delle Finanze tedesco: "L'Europa dovrà adesso rimanere unita, insieme dobbiamo tirare fuori il meglio dalla decisione dei nostri amici britannici".

Marine Le Pen: "E' una giornata storica, adesso la realtà si è imposta: uscire dall'Unione europea è possibile".

Marion Le Pen: "Vittoria: dalla Brexit alla Frexit: è ormai ora di importare la democrazia nel nostro paese. I francesi devono avere il diritto di scegliere!"

Tony Blair, ex premier Labour: E' un momento molto triste per il nostro Paese, l'Europa e il mondo".

Sergio Mattarella: "Rispettiamo l'esito, anche se è motivo di rammarico"

Matteo Renzi: "Dobbiamo cambiarla per renderla più umana e più giusta. Ma l'Europa è la nostra casa, è il nostro futuro. Il popolo britannico ha scelto, noi rispettiamo la decisione. Ora si volta pagina". 

Paolo Gentiloni, ministro degli Esteri: "Siamo di fronte a un momento per l'Europa molto difficile. Nonostante ci si sia a lungo attrezzati a gestire le conseguenze di questa decisione, non ci nascondiamo le difficoltà del momento".

Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia: "Per molti e non solo in Gran Bretagna l'Europa appare essere come parte del problema. Dobbiamo rinnovare il modello europeo e credo che l'Europa abbia l'energia e la visione per per farlo"

Matteo Salvini: "Evviva il coraggio dei liberi cittadini! Cuore, testa e orgoglio battono bugie, minacce e ricatti. Grazie Uk, ora tocca a noi. L'importante è che l'Italia non sia l'ultima a scendere da questa nave che affonda".

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