"Vivere in un mondo surriscaldato ha implicazioni sostanziali: l'aumento della temperatura è infatti legato all'aumento di fenomeni naturali catastrofici. Mitigare i cambiamenti climatici comporta dei costi, ma essi sono minori quanto più tempestivo è l'intervento per diminuire le emissioni di Co2. I costi relativi agli investimenti, secondo le previsioni, sarebbero di 2 punti di Pil mondiale annui da qui e per i prossimi 30 anni. Se non iniziamo a investire oggi ci troveremo ad affrontare perdite ingenti relative ad eventi catastrofici climatici domani: perdite che si stimano in circa 24 punti di Pil globale fino alla fine del secolo".
A dirlo Alessandra Parisi, esperta di stabilità finanziaria alla Bce, in dialogo con Eleonora Broccardo al Festival dell'Economia, a Trento.
"La transizione verso un'economia ecosostenibile deve essere attuata in maniera efficiente ed efficace, in modo da limitare i rischi, altrimenti gli effetti secondari potrebbero essere sostanziosi, specie in quelle economie altamente implicate nelle attività legate alla produzione di Co2: fenomeni depressivi, con emorragie occupazionali, ad esempio", ha aggiunto Parisi, che ha ricordato l'impegno della Bce sul tema dei cambiamenti climatici, tra le altre con l'investimento in Green Bonds. "Il Covid può costituire un'opportunità: per la ripresa da questa crisi sono stati messi in atto strumenti storici, che possono costituire un'occasione unica per investimenti in settori green e sostenibili".
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