Il rispetto per l'ambiente, la tutela del sociale e la ricerca del profitto. Tre traguardi che possono essere raggiunti insieme, se raccolti all'interno di una strategia di sostenibilità. Questo l'obiettivo del primo bilancio integrato presentato da Poste Italiane, in cui sono raccolti i risultati raggiunti dal gruppo nel 2018 in termini di sostenibilità.
Il documento "è solo l'apice di un'attività molto più complessa", ha spiegato il responsabile Governo dei rischi di Gruppo di Poste Italiane, Marcello Grosso, in occasione della presentazione del bilancio integrato dell'azienda durante il convegno dal titolo 'La responsabilità di crescere e far crescere' a cui, fra gli altri, hanno partecipato anche il presidente di Unindustria Filippo Tortoriello e la presidente di Anima Sabrina Florio.
Con la realizzazione del suo primo bilancio integrato di sostenibilità Poste Italiane "si pone come motore del cambiamento, soprattutto sui temi della sostenibilità e dello sviluppo sostenibile", ha continuato Grosso specificando che il documento "rappresenta un modello di riferimento per il nostro Paese".
Nel lavoro svolto da Poste per la pubblicazione del bilancio "il coinvolgimento delle persone è stato l'aspetto più rilevante, perché abbiamo un numero elevato di dipendenti e perché sono il nostro principale stakeholder", ha fatto notare Grosso. Il documento è, infatti, "il frutto del coinvogimento di tutti i dipendenti che hanno contribuito alla definizione di questa strategia individuando i temi più rilevanti. La valorizzazione del nostro personale e della loro esperienza è l'aspetto che ha reso la nostra strategia più concreta e più sostenibile nel tempo", ha aggiunto Grosso.
Per il primo dei sei pilastri su cui si basa il documento - quello sull'integrità e la trasparenza - Poste ha ottenuto la certificazione anticorruzione Imq-Csq. In quest'ottica, spiega l'azienda, è sempre aggiornato il portale 'Contratti aperti e trasparenti' in cui sono raccolte tutte le informazioni su appalti e subappalti affidati da Poste. Nel 2018 sono stati pubblicati online 334 contratti.
Per il secondo pilastro, quello della valorizzazione delle persone, Poste fa sapere che il 93% dei suoi dipendenti ha un contratto stabile e il 45% tra quadri e dirigenti è donna.
Al terzo pilastro, quello del sostegno al territorio, Poste Italiane ha dedicato un piano per più di 5.400 piccoli comuni nei cui confronti ha assunto 10 impegni:come quelli di non chiudere nessun ufficio e offrire servizi in linea con le esigenze delle piccole comunità.
Per la 'Customer Experience', Poste rileva che il grado di soddisfazione dei clienti "è passato da 8,4 del 2016 a 8,7 del 2018" mentre per quanto riguarda l'ambiente il 96% dell'energia elettrica consumata da Poste Italiane proviene da fonti rinnovabili mentre una piccola quota è autoprodotta da impianti fotovoltaici.
Sul sesto e ultimo pilastro, quello della finanza sostenibile, Poste ricorda di essersi impegnata a investire in settori che contribuiscono agli obiettivi di sviluppo sostenibile diffusi a livello internazionale, come i Sustainable Development Goals (Sdgs) definiti dalle Nazioni Unite.
Tra questi, la società si focalizza su investimenti in bond che rientrano nelle categorie 'Green', 'Social' e 'Sustainable', in linea con gli standard e i principi definiti dall'International Capital Market Association (Icma).
Poste Italiane ricorda, infine, di aver integrato i principi Esg anche nelle politiche di assicurazione: Poste Vita ha, infatti, aderito ai 'Principles for Sustainable Insurance' (Psi) promossi dalle Nazioni Unite.
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Poste