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ANSAcom - In collaborazione con Comune di Padova
Scommessa vinta. Il fattore 'Urbs Picta', il sigillo dell'Unesco sul meraviglioso ciclo di affreschi del '300, ha messo le ali al turismo a Padova. La città di Giotto ha visto aumentare i flussi di visitatori, sia dall'Italia che dall'estero, richiamati non solo dalla bellezza della Cappella degli Scrovegni, ma anche da quel percorso di capolavori realizzati tra il 1305 e il 1397, che hanno rivoluzionato la storia dell'arte moderna: da Jacopo da Verona a Guariento, da Giusto de Menabuoi a Jacopo Avanzi. Per questo il 2023 si annuncia come l'anno del definitivo riscatto del turismo a Padova, sola città a vantare 2 siti Unesco, quello di Urbs Picta, appunto, e quello dell'Orto Botanico più antico del mondo. L'amministrazione di Palazzo Moroni si aspettava questo effetto 'volano' sulle presenze dei vacanzieri, e i numeri hanno dato la conferma. Secondo i dati Wind/3 elaborati da Aps Holding, la variazione di visitatori a Padova e provincia, a gennaio 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, è pari a + 53,5%. Sono stati 34.114 gli arrivi dei turisti provenienti dal resto d’Europa registrati all’inizio dell’anno, rispetto ai 18.842 del 2022, mentre i turisti intercontinentali si attestano a 3.972 sui 1.093 dell’anno scorso. Turisti nazionali ed europei sono nettamente superiori agli anni scorsi - al netto naturalmente del periodo Covid - ma registrano un vero boom le visite da fuori Europa, che risultano essere quadruplicate. Febbraio ha confermato questo trend: nel secondo mese dell'anno i visitatori - turisti che pernottano in città - nei principali siti museali sono stati quasi 500mila, con una cresciuta del 31,5% rispetto al 2022; le 'visite' (il dato dei visitatori per il numero di visite effettuate) arriva a 786miula (+42,4%). Turisti europei e internazionalei hanno mostrato un vero boom, rispettivamente + 92% e +33%. A contribuire in modo significativo a questa rinascita, come detto, è stato l’inserimento nel luglio 2021 di “Padova Urbs Picta, la Cappella degli Scrovegni e i cicli affrescati del ‘300” nella World Heritage List Unesco. Opere artistiche e architettoniche che rendono il capoluogo euganeo uno dei siti più prestigiosi e interessanti nel mondo. “L’intera Urbs Picta è un dialogo costante e serrato tra Giotto e gli altri grandi artisti come Guariento, Giusto de’ Menabuoi, Jacopo Avanzi, Altichiero, Jacopo da Verona che, insieme, hanno realizzato il ciclo affrescato più importante a livello internazionale – spiega l’assessore alla Cultura del comune di Padova, Adrea Colasio. Ma i gioielli di Padova sono molteplici, a partire dall’altro sito Unesco: l’Orto Botanico, istituito nel 1545 per lo studio delle piante medicinali, è un luogo di straordinaria bellezza, dove oggi è possibile visitare il Giardino della biodiversità, il museo botanico, e ammirare migliaia di specie vegetali assolutamente uniche. Impossibile, poi, non desiderare di vedere, almeno una volta, il Prato della Valle, la seconda piazza più grande d’Europa, dal lontano medioevo luogo di mercato, e oggi anche location deputata allo svolgimento di molti eventi musicali e spettacoli di intrattenimento. Ma Padova, conosciuta e nominata come ‘città d’acque’, affascina e attrae turisti da ogni Paese per la bellezza dell’intero centro storico, immerso in un sistema di canali che la rendono particolarmente originale e suggestiva: la basilica di Sant’Antonio, il museo La Specola con l’osservatorio astronomico e i suoi mille anni di storia, e via San Francesco, la via principale della Contrada Antenore, una delle più antiche della città, dove oggi sorge il Museo di Storia della Medicina".
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