DAZN e l'Unione Nazionale Consumatori scendono in campo contro la pirateria televisiva, un atto criminale punibile con multe e reclusione che in Italia ha un giro d'affari di oltre 200 milioni di euro. La piattaforma di streaming dedicata allo sport e l'Unione Nazionale Consumatori hanno realizzato la Guida Anti Pirateria dedicata al fenomeno della Pay Tv illegale, con l'obiettivo di informare tutti ma soprattutto i giovani sugli aspetti meno conosciuti "ma molto pericolosi" legati all'accesso illegale a canali o programmi che in realtà sarebbero a pagamento. Tutto questo partendo da un dato di fatto: fruire illegalmente di contenuti audiovisivi comporta un danno economico enorme.
Nel 2018 in Italia oltre 600 milioni di euro di fatturato sono stati persi dall'industria audiovisiva a causa della pirateria e gli utenti sono spesso inconsapevoli del fatto che i loro soldi vanno ad alimentare alcune tra le più pericolose organizzazioni criminali d'Europa. Inoltre secondo le stime sono oltre 5 milioni le persone che hanno usufruito illegalmente di contenuti sportivi live, con il calcio che risulta lo sport più penalizzato con due pirati su tre. La guida di DAZN e Unione Nazionale Consumatori è una bussola per gli utenti che si vogliono orientare nel fenomeno della pirateria audiovisiva, si passa da cos'è il pezzotto (il decoder pirata), ai suggerimenti su come riconoscere un sito pirata (linguaggio poco convenzionale, errori di battitura, annunci pubblicitari e pop up invadenti). Un capitolo a parte è dedicato ai rischi che corre chi decide di pagare per un abbonamento tv pirata, rischi che riguardano soprattutto i nostri dati. Sottoscrivere un abbonamento illegale o utilizzare un sito pirata rende visibili e disponibili dati anagrafici e bancari, che possono essere utilizzati per commettere truffe a nome di altrui utenti. Le conseguenze possono essere importanti: dalla clonazione della carta di credito e il furto di identità, fino a pene pecuniarie e nei casi piu' gravi la detenzione. L'appello agli utenti è quello a segnalare i siti pirata, così come i decoder contraffatti alla Polizia postale, all'Agcom a al motore di ricerca.
Veronica Diquattro, Executive Vice President DAZN afferma: "Siamo consapevoli del fatto che la Guida non risolva il problema della pirateria audiovisiva in Italia ma siamo impegnati nel diffondere la consapevolezza e la conoscenza di questo fenomeno che, soprattutto per quanto riguarda gli eventi sportivi, e' in pericolosa crescita. Fare in modo che di questo fenomeno se ne parli e' solo il primo passo di un lungo percorso che riguarda tutti gli operatori del settore e, piu' in generale, gli amanti dello sport".
In collaborazione con:
DAZN