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Banco dell'energia lancia manifesto anti-povertà energetica

Ipsos, 8 italiani su 10 preoccupati dal caro bollette

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Sensibilizzazione dei policy maker e dell’opinione pubblica; definizione di politiche e strumenti di intervento; educazione all’efficienza energetica; sostegno attivo alla mappatura, al monitoraggio nazionale e territoriale della povertà energetica anche con l’adozione di misure ufficiali; promozione di progetti territoriali, che vedano il contributo di organizzazioni pubbliche, private e del terzo settore. Sono questi gli obiettivi di breve termine indicati nel Manifesto "Insieme per contrastare la povertà energetica", promosso dal Banco dell'energia, onlus nata nel 2016 su iniziativa di A2A e Fondazioni Aem e ASM, con l'obiettivo di sostenere persone che vivono in condizioni di vulnerabilità energetica. Secondo l’Osservatorio italiano sulla povertà energetica l’8,5% dei nuclei familiari (circa 2,2 milioni di famiglie) nel 2019 era in povertà energetica, ovvero nell'impossibilità di accedere ai servizi energetici essenziali come riscaldamento, illuminazione, disponibilità di gas per cucinare.
Il Banco dell'energia punta quindi alla creazione di una rete di organizzazioni pubbliche, private e del terzo settore, associazioni di categoria e altri stakeholder sensibili al tema, per contrastare il fenomeno attraverso l'aumento della consapevolezza sui consumi energetici; l'accessibilità agli strumenti di efficientamento energetico; il sostegno a persone e famiglie vulnerabili.
Le cause che possono provocare una condizione di povertà energetica sono molteplici: basso reddito; scarsa efficienza energetica delle abitazioni e/o degli elettrodomestici; limitata conoscenza degli strumenti di agevolazione per interventi di efficientamento e difficoltà di accesso agli stessi; limitate risorse disponibili per anticipare le spese di ristrutturazione e difficoltà di accesso al credito. A ciò si aggiunge l’aumento del costo dell’energia.
Inoltre l’emergenza economica e sociale dovuta alla pandemia da Covid-19 ha acuito la fragilità della nostra società. La permanenza in casa, durante il lockdown, ha determinato un aumento nei consumi per il riscaldamento, con un aggravio delle difficoltà nel pagamento delle bollette da parte delle famiglie più vulnerabili, spesso costrette ad effettuare una scelta tra i loro bisogni primari.
Il Manifesto è stato firmato da A2A, Acea, Acquedotto Pugliese, Adiconsum, Adoc, Aisfor, Banco dell’energia, Comunità di Sant’Egidio, Croce Rossa Italiana, Enea, Federconsumatori, Fondazione Utilitatis, Fratello Sole, Hera, Iren, Lega Consumatori, Legambiente, Leroy Merlin, Metropolitana Milanese, NextEnergy Foundation, Osservatorio italiano sulla povertà energetica, (RI)generiamo, Rse, Signify, Utilitalia.
Contestualmente al Manifesto è stata presentata anche una ricerca di Ipsos, dalla quale emerge come otto italiani su 10 si dicano preoccupati dal caro bollette e il 32% sia "molto" preoccupato. Quasi 3 italiani su 4 convivono con il timore di non riuscire ad affrontare qualche spesa: il 45% ha paura di non poterne fronteggiare una imprevista, il 29% cita le spese dentistiche, il 19% il pagamento delle bollette (dato che sale al 31% tra coloro che hanno un tenore di vita basso).
Tuttavia gli italiani non sono molto familiari con la definizione di povertà energetica: il 73% non sa di cosa si tratta. Ma dopo aver dato una spiegazione del concetto, dimostrano di avere molto a cuore questo problema: per il 96% degli intervistati è un tema che riguarda il nostro Paese, mentre per il 53% lo riguarda in maniera importante. Un intervento a sostegno delle situazioni di povertà energetica, nella propria comunità locale, è reputato in qualche misura utile dal 71% degli intervistati, soprattutto al Centro e al Sud. Tra i fattori che hanno contribuito ad aumentare il fenomeno il primo citato è l’aumento del costo delle materie prime. Si segnalano poi il cambiamento del modello di consumo e dello stile di vita post-Covid, con l’aumento del tempo passato tra le mura domestiche, e la transizione ecologica che, inevitabilmente, avrà dei costi da sostenere.

In collaborazione con:
CONSENSO EUROPA

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